Iran, confermata la condanna per l’avvocatessa “anti velo” Nasrin Sotoudeh

di Redazione

La condanna a 33 anni di carcere dell’avvocatessa iraniana per i diritti umani Nasrin Sotoudeh è stata confermata in via definitiva, dato che l’attivista non farà appello contro la sentenza. Lo ha detto all’agenzia ufficiale Irna il marito, Reza Khandan, precisando che la pena da scontare sarà solo quella per il reato ritenuto più grave, pari a 12 anni.

L’attivista era stata condannata anche a 148 frustate per numerosi capi d’accusa, tra cui “aver complottato contro la sicurezza nazionale”, “minacce contro il sistema”, “istigazione alla corruzione e alla prostituzione” e per essere “comparsa senza velo in un’aula di tribunale”.

Le accuse sono legate al suo lavoro come legale a difesa di numerose donne che avevano protestato contro l’obbligo di portare l’hijab, il velo islamico, e la sua opposizione alla pena di morte. La condanna in primo grado, resa nota il mese scorso, era stata fortemente criticata da diversi governi e dalle organizzazioni internazionali per i diritti umani, tra cui Amnensty International. Sotoudeh era detenuta da giugno per altre accuse e sta già scontando un’altra condanna a 5 anni.

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