Svolta nelle indagini sulla sparatoria avvenuta il 3 maggio in strada a Napoli in cui è rimasta ferita gravemente la piccola Noemi. Il presunto responsabile dell’agguato a Salvatore Nurcaro, anche lui ferito, è stato arrestato. Si chiama Armando Del Re. A catturarlo sono stati i carabinieri, ma nelle ricerche, coordinate dalla Procura di Napoli, sono state impegnate tutte le forze di polizia. In manette anche il fratello Antonio che ha aiutato Del Re nei giorni successivi.
Il tentato omicidio è maturato in pieno contesto camorristico. Lo ha spiegato il procuratore di Napoli, Giovanni Melillo, nel corso di un incontro in Procura. Armando Del Re, ritenuto colui che ha sparato, è stato preso in provincia di Siena. Il fratello Antonio invece è stato fermato nell’hinterland napoletano, nei pressi di Nola. Sono entrambi accusati di tentato omicidio premeditato.
Armando Del Re è stato fermato all’autogrill nel comune di Rapolano Terme, lungo la Siena-Bettolle. Secondo quanto si apprende, al momento del fermo l’uomo era a bordo di una Fiat 500 bianca con la madre e la sorella e non era armato. Dopo alcune ore in caserma, Del Re è stato trasferimento nel carcere di Santo Spirito a Siena a disposizione dell’autorità giudiziaria. Del Re dovrebbe poi essere portato a Napoli.
Gli investigatori stanno svolgendo accertamenti per capire il motivo per cui l’uomo fosse in Toscana. L’ipotesi avanzata è che intendesse arrivare a San Gimignano (Siena) dove nel locale carcere di massima sicurezza il padresta scontando una pena.
La bimba di tre anni si trova ricoverata in “lieve graduale miglioramento della funzione respiratoria” all’ospedale Santobono. I medici hanno fatto sapere che “è stata possibile la riduzione dell’apporto di ossigeno mediante ventilazione, ma rimane sedata”.
Soddisfatto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha commentato gli arresti: “Complimenti alle forze dell’ordine, inquirenti e magistratura per la cattura del delinquente che ha sparato alla piccola Noemi. Nessuna tregua contro camorristi e criminali, lo Stato e i napoletani vinceranno la sfida. Lo Stato risponde con i fatti e non con le parole”.