Italo Bocchino alla convention casertana di Fli

di Gennaro Pacilio

Italo Bocchino CASERTA. Una folla straripante ha accolto sabato mattina l’onorevole Italo Bocchino all’Hotel Europa di Caserta dove si è tenuto l’atteso incontro con i “futuristi” casertani.

A fare gli onori di casa il coordinatore provinciale Giuseppe Sagliocco, il vice Benedetto Lombardi e il coordinatore regionale Enzo Rivellini. Sagliocco ha presentato il “Manifesto per la provincia di Caserta”, sulla falsariga del “Manifesto per l’Italia” nel quale sono riportate le priorità assolute ritenute necessarie per far ripartire l’economia, lo sviluppo di Terra di Lavoro. Il documento è stato consegnato a Bocchino, capogruppo alla Camera di Fli, “perché se ne faccia portavoce”. Sagliocco si è poi impegnato a portare diecimila firme, solo dalla provincia di Caserta, al manifesto di Fli.

L’eurodeputato Rivellini, nel suo intervento, ha auspicato per la provincia di Caserta di essere definitivamente autonoma e non più subalterna a Napoli come avviene ormai da troppo tempo e in tutti i campi, rivelando inoltre la sua difficoltà, quando si trova nelle sedi istituzionali europee a rispondere ai colleghi del Parlamento Europeo che gli chiedono del problema irrisolto dei rifiuti. Ai futuristi casertani, che saranno impegnati nelle amministrative della prossima primavera, Rivellini ha indicato la strada della chiarezza e di stare dalla parte dei cittadini anche a costo di presentarsi da soli con un proprio candidato a sindaco della città.

 Dopo il breve saluto di Lombardi, Bocchino ha spiegato le ragioni della rottura con il Pdl e a chi li sta tacciando di essere “traditori” ha risposto che “i veri traditori sono quelli che non hanno disatteso le aspettative degli italiani, tradendo coloro che ci hanno dato il loro consenso”. Ha poi auspicato che Berlusconi prenda atto che le cose sono cambiate e che si dimetta prima del 14 dicembre evitando “la figuraccia di essere sfiduciato”. Ha stigmatizzato le dichiarazioni del coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, sulle prerogative del Capo dello Stato dichiarando che, in ogni caso, i finiani sono pronti anche ad affrontare le elezioni.

Un Italo Bocchino in gran forma che, sia prima che dopo la convention, ha risposto ai microfoni di diverse televisioni e ai taccuini di numerosi giornalisti presenti all’evento casertano convinto che il nuovo percorso avviato da Gianfranco Fini sia quello più giusto per la risoluzione dei problemi del Paese.

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