I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Milano hanno eseguito 20 ordinanze di misura cautelare e decreto di sequestro preventivo, emessi dal Tribunale di Milano, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Nel mirino un’organizzazione ritenuta responsabile di traffico illecito di rifiuti, realizzazione di discariche abusive e intestazione fittizia di beni, che avrebbe smaltito illecitamente circa 10mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania e da vari impianti del Nord Italia.
Oltre un milione di euro sarebbero i profitti incassati in pochi mesi con un vasto traffico illecito di rifiuti, provenienti in particolare dalla Campania e gestiti in discariche abusive in Lombardia e Veneto. 20 gli arresti, di cui 12 in carcere e 8 ai domiciliari. Tra gli imprenditori coinvolti nella vicenda anche Giuseppe Lucia, 50enne di Maddaloni, accusato di traffico illecito di rifiuti, sottoposto ai domiciliari.
Secondo gli investigatori, i rifiuti venivano illegalmente stoccati nei capannoni di Pontevico, Gessate, Torbole Casaglia, Tabellano, Verona, Meleti. Disposto un sequestro di quasi 400mila euro. Un’indagine che è la prosecuzione di un’altra che a febbraio aveva portato a 15 arresti e che era partita dall’incendio del deposito rifiuti di via Chiasserini a Milano del 14 ottobre 2018, da cui si era sollevata una colonna di fumo visibile dal centro della città.