Faida di mafia in Puglia, arrestati 8 affiliati al clan Carbone-Gallone di Trinitapoli

di Redazione

Vasta operazione antimafia fra Trani, Trinitapoli e Milano, dove è recentemente tornata ad infiammarsi una tanto datata quanto sanguinosa faida tra i due schieramenti che si contendono il controllo delle attività illecite dell’area.  I carabinieri del comando provinciale di Foggia hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di otto pregiudicati, ritenuti elementi di spicco dell’organizzazione criminale “Carbone-Gallone” e accusati dei reati di detenzione e porto illegale di numerose armi da fuoco, che secondo le risultanze investigative erano destinate ad essere utilizzate contro esponenti delle fazioni “Miccoli-De Rosa” e “Valerio-Visaggio” che si contendono, in contrapposizione al gruppo “Carbone-Gallone” il controllo del territorio quanto al compimento delle attività illecite nei comuni di Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia.

In esecuzione di tale ordinanza sono stati arrestati e portati in carcere il boss dell’omonimo clan Giuseppe Gallone, assieme ai suoi affiliati Vincenzo Carbone, Ruggiero Del Negro, Cosimo Gallone, Raffaele Piazzolla, Armando Resta, Emanuele Sebastiani e Giusepe Sisto, tutti nati tra Trinitapoli, Barletta, Canosa e Trani. Per tutti gli indagati è stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso e della finalità di agevolare attraverso l’utilizzo delle armi la compagine di stampo mafioso riconducibile a Gallone Giuseppe il cui intento, quale emerge dalle indagini, era quello di scatenare una faida con gli altri gruppi criminali attraverso il compimento di numerosi omicidi: “Questo ci serve per far capire che la guerra è tra loro e loro…è morto uno a Trinitapoli, ora muore uno a San Ferdinando, e noi poi subito dopo un altro a Trinitapoli, di quelli che ci interessa a noi, e quelli dicono che la guerra è tra di loro”.

L’intento degli indagati, che pianificavano mirate azioni di fuoco in numerosi comuni pugliesi, non giungeva alle estreme conseguenze solo grazie ai pressanti controlli del territorio organizzati, in accordo con la Direzione distrettuale antimafia di Bari, dai carabinieri di Foggia e dai comandi di Cerignola, Trani e Bisceglie.

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