Domenica 16 giugno, ore 21, in una climatizzata Casa Cimarosa penultimo appuntamento dello Jommelli Cimarosa Festival III edizione prima del gran finale che si terrà dal 21 al 24 giugno. In scena ci sarà il tenore Enzo Errico, protagonista anni fa del premio Caruso, che vanta collaborazioni artistiche con grandi direttori d’orchestra come Sir Antonio Pappano, direttore musicale della Royal Opera House del Covent Garden di Londra e direttore principale dell’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma ed ha lavorato con illustri colleghi come Luciana Serra, Chiara Taigi, Katia Ricciarelli, Francesca Patanè, Simone Alaimo, Bruno Praticò (quest’ultimo ospite nell’aprile scorso del Festival aversano). L’ingresso a Casa Cimarosa è libero fino ad esaurimento posti.
Ad accompagnare il Maestro Errico nel concerto “Omaggio ad Enrico Caruso” ci sarà il pianista Rosario Messina, il quale aprirà la serata con un omaggio a Cimarosa. Inoltre ci sarà il debutto, con due intermezzi musicali del giovane e promettente pianista Giovanni Battista Errico che intervallerà il recital nei due momenti quello dedicato all’opera e quello dedicato al classico della canzone napoletana. I brani in programma sono quelli più cari ad Enrico Caruso e la scelta di omaggiare il più grande tenore di tutti i tempi non è casuale.
“La scelta di dedicare un concerto a Caruso, attraverso la bellissima voce di Enzo Errico, è mirata – dichiara Giuseppe Lettieri, direttore artistico dello Jommelli Cimarosa Festival – perché Caruso, per una fortuita coincidenza trascorse gli anni della sua adolescenza proprio nel quartiere in cui è ubicata Casa Cimarosa, in quanto il padre, Marcellino, rimasto vedovo quando Enrico aveva all’incirca 14 anni, risposò dopo pochi mesi l’aversana Maria Castaldi. Ma il resto lo racconteremo al concerto, svelando qualche curiosità e soprattutto attraverso il repertorio che Errico affronterà, arci noto sia per la parte lirica che per il classico napoletano, dove non mancherà Core n’grato, scritta a New York da Riccardo Cordiferro e da Salvatore Cardillo che fu ispirata proprio dalle vicende sentimentali di Caruso dopo l’abbandono da parte della prima compagna Giachetti e che il celebre tenore incise nel 1909. Da Lucean le stelle a Vesti la Giubba, da Tu ca nun chiagne a Torna a Surriento, sarà davvero un inno al bel canto italico e soprattutto partenopeo”.
“Ovviamente – continua Lettieri – spero intervenga anche il neo primo cittadino Alfonso Golia, in passato già presente come spettatore, per una delle sue prime uscite pubbliche da sindaco. Nonostante il caldo torrido di questi giorni, a Casa Cimarosa si sta benissimo, vista l’aria climatizzata. Questo sarà l’ultimo concerto prima del gran finale dal 21 al 24 giugno, di un Festival che ha trovato soprattutto il riscontro e l’apprezzamento da parte del pubblico, che tranne in un paio di occasioni legate ad eventi elettorali e città paralizzata, ha sempre fatto registrare il sold out, superando le tremila presenze, che sono già un record. Ma per i bilanci c’è tempo. Per adesso godiamoci il concerto del bravissimo tenore Enzo Errico, accompagnato al piano dall’ottimo pianista Rosario Messina, e il gran finale in cui arriveranno ospiti internazionali e glorie locali per chiudere in bellezza tre mesi di grandissima Musica”.