Venerdì sera si è tenuto a Parete, in piazza Berlinguer, l’incontro su autoconvocazione di un nutrito gruppo di cittadini per discutere e verificare la volontà di mettere in atto insieme, una serie di azioni e proposte per affrontare il drammatico problema dei continui roghi che interessano il nostro territorio.
Sulla necessità di coinvolgere e rendere l’intera popolazione protagonista e partecipe su questa scottante tematica, che è molto sentita, sono stati tutti d’accordo. Sono intervenuti oltre una cinquantina di cittadini, nonostante il breve tempo intercorso dalla convocazione, e nonostante la festività onomastica del giorno e la manifestazione musicale al Palazzo Ducale.
“Una partecipazione di persone molto attive e propositive – fanno sapere i promotori dell’iniziativa – che hanno deciso di dare vita ad un coordinamento delle attività da programmare e proporre. E’ stato più volte sottolineato che questa iniziativa nasce non per andare contro qualcuno bensì per qualcuno, cioè il popolo di Parete, per gli interessi supremi dei cittadini che rivendicano il diritto a vivere in un ambiente sano, e gli intenti dei partecipanti è quello di stimolare, incalzare e affiancare l’Istituzione locale, in primis il Consiglio comunale, senza fare riferimento assoluto all’appartenenza politica e partitica dei partecipanti, affinché si facciano le dovute pressioni e proteste presso le Istituzioni preposte per risolvere il problema roghi ( Prefetture, Regione, Ministeri) e mettere in atto, coinvolgendo anche gli altri Comuni confinanti, le azioni contenute nel protocollo di intesa sui roghi e ‘terra dei fuochi’ firmato con il Governo”.
Il prossimo incontro è in programma martedì 25 giugno, alle ore 20, sempre in piazza Berlinguer, durante il sarà presentata una prima bozza di un documento programmatico sugli scopi e le attività del nascente coordinamento sui roghi. I promotori auspicano una nutrita partecipazione di altri cittadini che vorranno sostenere questa civile battaglia sui diritti alla salute e al vivere sano: “Lo facciamo per noi e soprattutto per il futuro dei nostri figli e nipoti”.