Casaluce, Tatone: “L’opposizione non è polizia giudiziaria, cerchino di non violare legge”

di Redazione

Negli ultimi giorni ci sono state alcune segnalazioni da parte del gruppo di opposizione di “Uniti per Cambiare” sulle quali il sindaco Antonio Tatone intende fare chiarezza. Tutti gli argomenti saranno trattati nello specifico ma questa volta il primo cittadino ha deciso di chiarire la vicenda del custode e quella dell’ufficio tecnico, ribadendo che “qualora ci siano state delle irregolarità, vanno denunciate e saranno le competenti autorità preposte a fare chiarezza. La minoranza non ha (fortunatamente) questo ruolo, e di conseguenza non può agire in Municipio ‘stalkerizzando’ (o mobbizzando) tutti coloro che lavorano o si aggirano presso l’ente per svariati motivi. L’opposizione deve spulciare e controllare gli atti della politica, il controllo dell’operato dei dipendenti spetta ai dirigenti. I responsabili puniranno, qualora si dovesse giungere alla conclusione di qualche irregolarità, i colpevoli”.

Il sindaco Tatone entra quindi nel dettaglio: “La vicenda dell’Ufficio tecnico merita un approfondimento, ed ho chiesto già ai dirigenti di verificare quanto riferito dall’opposizione. Mi sono immediatamente attivato affinché si faccia chiarezza, ribadendo quello spirito di apertura e collaborazione anche con gli esponenti della minoranza, ai quali però va subito chiarito che non spetta a loro controllare (e lo ripeto) gli uffici del Municipio. Ci sono dei dirigenti che sanno fare bene il proprio lavoro. L’opposizione (e nemmeno la maggioranza) non ha funzione di polizia giudiziaria, né tantomeno di pubblico ufficiale, quindi è opportuno che non violino alcuna legge. Questi atteggiamenti probabilmente hanno lo scopo di rallentare la macchina amministrativa: noi abbiamo tanto da fare e da lavorare, nel rispetto di tutti i cittadini di Casaluce. L’opposizione dice di dover rispettare l’elettorato, noi siamo obbligati invece a dar conto a tutti coloro che ci hanno votato ma soprattutto a coloro che hanno votato i nostri competitor”.

Tatone, poi, interviene brevemente sulla vicenda custode (che secondo l’opposizione non sarebbe stato al proprio posto di lavoro) sottolineando che “dopo aver chiesto chiarimenti ai dirigenti, mi hanno ribadito che il dipendente era al proprio posto di lavoro. Così come è sempre stato negli ultimi anni. Il resto sono solo accuse che non hanno alcun fondamento”.

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