Dopo essere stato acclamato all’ultimo Festival di Cannes, pur non ricevendo alcun riconoscimento, “Il traditore” di Marco Bellocchio si prende ben sette soddisfazioni alla 73esima edizione dei Nastri d’Argento, il premio cinematografico più antico del nostro paese assegnato dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti del settore. La pellicola che narra la vicenda umana e giudiziaria del pentito di mafia Tommaso Buscetta, mescolando sapientemente cronaca e spettacolo, non ha avuto rivali portando a casa gli allori per film, regia, sceneggiatura, montaggio, colonna sonora, e, soprattutto, attore protagonista, Pierfrancesco Favino, e attori non protagonisti Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane.
Un meritato trionfo per un lungometraggio confezionato con gusto e stile, di intenso impatto emotivo e in grado di far tornare alla memoria i capisaldi del medesimo genere sia nostrani sia hollywoodiani. La camaleontica Anna Foglietta si è aggiudicata il Nastro per la migliore attrice per la sua performance in “Un giorno all’improvviso”, mentre la collega Marina Confalone ha gioito per il trofeo all’attrice non protagonista per il suo intenso ruolo ne “Il vizio della speranza”. Tra le commedie da registrare, a sorpresa, il primato del multirazziale “Bangla” dell’esordiente Phaim Bulyan, mentre l’istrionica Paola Cortellesi e il simpatico Stefano Fresi hanno agguantato le menzioni per attrice e attore di commedia, entrambi, per “Ma cosa ti dice il cervello”.
Nastri speciali per le cantanti Noemi, interprete del classico di Ornella Vanoni “Domani è un altro giorno” colonna sonora dell’omonimo film, e Serena Rossi, indimenticabile Mia Martini nella fiction di RaiUno “Io sono Mia”. Riconoscimento speciale, infine, all’ex tennista Adriano Panatta per il cameo fornito ne “La profezia dell’armadillo”. La consegna dei premi, come da tradizione, nell’evocativa cornice del Teatro Antico di Taormina.