Casal di Principe, “Schegge di Palcoscenico”: il Teatro Totò a Casa don Diana

di Redazione

Mercoledì 17 luglio, a Casa don Diana, in via Urano 18, a Casal di Principe, ci sarà lo spettacolo teatrale ‘Schegge di Palcoscenico”, diretto da Nicola Le Donne. Lo spettacolo che avrà tre diversi ingressi, tutti gratuiti (ore 20.30 – 21.10 – 21.45) è il momento conclusivo del laboratorio teatrale promosso dal Comitato don Peppe Diana in collaborazione con il Teatro Totò guidato dal direttore artistico Gaetano Liguori. L’iniziativa è parte dell’intenso programma del 25esimo anniversario in ricordo di don Giuseppe Diana e del progetto Fucina, intende promuovere nell’ambito del Festival dell’Impegno Civile, una delle forme culturali per eccellenza.

Il Teatro Totò ha d’altronde già ampiamente dimostrato la sua particolare attenzione allo strumento culturale come opera di riscatto sociale portando in cartellone ‘ Don Peppe Diana- Il coraggio di avere paura’ di Gaetano Liguori e Ciro Villano spettacolo diretto da Gaetano Liguori con 20 attori in scena e la partecipazione di Ciro Esposito. Con questa nuova occasione l’obiettivo è continuare a percorrere strade di sana contaminazione e di reciproco arricchimento. Lo spettacolo ‘Schegge di Palcoscenico’ che vuole simboleggiare un’esplosione culturale, nasce dalla convinzione che non debbano essere le persone a tornare a teatro ma è il teatro che deve tornare alle persone, cercando l’incontro in un luogo che non è solitamente deputato agli spettacoli teatrali. È il Teatro che ritorna alle origini e come tale si ispira alla tradizione napoletana.

 “Un’esperienza metafisica che riesce a far ritrovare la poesia e la prosa teatrale dove e quando meno te lo aspetti, proprio così come arriva l’ispirazione di un autore e l’interpretazione di un attore che si cala nella parte e la fa sua”, spiega Nicola Le Donne, il maestro di teatro che ha guidato il laboratorio teatrale tenutosi a Casa don Diana dal mese maggio, tutti i martedì, con la presenza di 11 allievi di diversa età. L’opportunità è stata offerta nell’ottica della formazione e del riscatto sociale, così come voleva don Diana. Un percorso unico che ha attraversato la storia del Teatro fino a toccare picchi di ilarità e di emozioni vissuta con lo studio interpretativo cominciato come un gioco e arrivato ad un primo step di condivisione.

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