CASERTA. In occasione della festa nazionale per i 150 anni dellUnità dItalia voglio lanciare un invito semplice, ma nello stesso tempo pieno di valore: i cittadini casertani espongano una bandiera tricolore dal balcone …
… e dalle finestre delle case e portino addosso un simbolo tricolore, in segno di gioia e nello stesso tempo di sottolineatura della necessità di conservare e tutelare la memoria. Io tifo Italia deve essere lo slogan di noi moderni tifosi della Costituzione del nostro Stato e della nostra storia.
Lo propone il candidato sindaco del centrosinistra, Carlo Marino, in un nuovo post sul suo blog www.carlomarino.it dal titolo Io tifo Italia. Alla vigilia di un importante passaggio politico-amministrativo come le elezioni comunali, che sottolineano la rilevanza delle istituzioni democratiche, spiega la dimostrazione di un vivo e generale senso civico sarebbe il giusto viatico anche verso una competizione corretta, serena e leale. Non voglio certo accaparrarmi così la titolarità dei valori della patria, ma la timidezza degli scenari nazionali, con un Governo di centrodestra zoppicante e per questo asservito alla fazione secessionista della Lega che gli fa da scricchiolante gamba di legno, deve spingerci a gesti anche piccoli che accomunino però i cittadini. Carlo Marino ha partecipato alliniziativa degli ex allievi del liceo classico Giannone. Primo e secondo Risorgimento, la Costituzione quale conclusione del processo unitario.
Un processo ricorda nel suo intervento a cui Caserta deve molto e a cui ha dato molto: siamo stati il territorio centrale per la realizzazione dellUnità dItalia e siamo rinati come Provincia nel 1947 con lavvento della Repubblica che rimediò (anche se parzialmente) ai guai del fascismo di Mussolini, capace di sopprimere la Provincia di Terra di Lavoro. Di tutto questo dobbiamo avere coscienza, senza negare i problemi del divario con il nord del Paese, destinato ad aumentare con la riforma federale di Bossi e Berlusconi, sostenuta dal Pdl (compresi i vertici casertani).
Nel nuovo post il candidato sindaco rimarca le cifre e la cronistoria del divario del Mezzogiorno, segnalate in un articolo di Paolo Malanima e Vittorio Daniele per la Rivista di politica economica: dal 1891 al 1913 il prodotto pro-capite del Sud passa dal 93 all80% di quello del Nord. Dal 1929 al 1939 il divario tra Nord e Sud passa dal 20 al 32%. Nel 1951 il prodotto del Sud è il 47% di quello del Nord. Nel 1973 è il 66%. Nel trentennio 1974-2004 il divario si aggrava di nuovo: dal 66 al 54%.
Sentirsi italiani oggi aggiunge per noi che viviamo una realtà così complessa, vuol dire uscire dal torpore e dal generale clima di sfiducia e tornare a partecipare alla vita pubblica, a cominciare dalla vita cittadina e dalla politica. Io ci credo..
E giovedì Carlo Marino parteciperà agli eventi in programma a Caserta per festeggiare i 150 anni dellUnità dItalia. Alle ore 10.30 sarà al Monumento ai Caduti di Caserta, per presenziare alla cerimonia di deposizione di una corona celebrativa, alla presenza della Fanfara della Brigata Bersaglieri Garibaldi, che eseguirà linno nazionale. Alle 11.45 prenderà parte allinaugurazione della mostra fotografica e documentale Caserta prima e dopo il 1861, mentre alle 12.30 in largo San Sebastiano sarà alla degustazione gastronomica Nord-Centro-Sud a cura dellIstituto Galileo Ferraris. Infine, alle 17.30, al Circolo Nazionale parteciperà al convegno dal titolo Caserta prima e dopo il 1861.