Aversa, mura medievali abbattute. Romano: “Città violentata”. De Cristofaro: “Golia si dimetta”

di Antonio Taglialatela

E’ polemica ad Aversa sull’abbattimento di mura medievali, forse risalenti all’antica cinta muraria normanna, nelle vicinanze della chiesa di Santa Maria la Nova, al Borgo di Aversa, durante alcuni lavori effettuati su un terreno privato lungo via Canduglia. Anche se di questo rischio se ne parlava da qualche settimana, ieri sera, il primo a denunciare l’avvenuto abbattimento è stato Roberto Romano, consigliere comunale di opposizione del Movimento 5 stelle, che ha commentato via social: “Mi sento sconfitto, ho fatto troppo tardi, mi sento anche io un verme, come si dovrebbero sentire tutti i responsabili di questa vergognosa e silente vicenda. Da oggi la città di Aversa non ha più la sua cinta muraria originale, quella che si vede nelle piantine d’epoca. Ho denunciato alla Sovrintendenza, alla politica. Tutti zitti. Sto pensando di dimettermi perché la mia città è stata violentata”. Intanto, per le ore 20.30 di mercoledì 24 luglio il M5S ha organizzato un flash-mob di protesta nella zona.

Parole dure che hanno provocato altrettante dure reazioni contro la neo amministrazione guidata dal sindaco Alfonso Golia, la quale, pur trattandosi di un terreno privato, per molti aveva il dovere di intervenire. “Stiamo operando con scrupolo tutte le necessarie verifiche dirette ad accertare se eventualmente qualcosa non ha funzionato nel controllo di legittimità degli interventi edilizi effettuati nell’area in questione”. Ad annunciarlo proprio il sindaco Golia che sottolinea:”Se qualcuno ha sbagliato mi attiverò in tutte le sedi competenti, esercitando appieno le mie funzioni di controllo e vigilanza”.

A dire la sua anche l’ex sindaco Enrico De Cristofaro, che non va per il sottile: “Il sindaco e i consiglieri sapevano c’era stata anche una denuncia sui social, molto partecipata. Era intervenuta anche la consigliera Caterino”. Rivolgendosi a Romano, De Cristofaro incalza: “Considerato che questo è un ulteriore atto di una gravità assoluta, perpetrato a danno della storia millenaria della città di Aversa, caro Roberto, altri dovrebbero vergognarsi e dimettersi. Io non avrei mai consentito uno scempio simile. Gli Assessori silenti e dormienti, assieme ai distratti dirigenti, traggano le opportune conseguenze. A te, Roberto, che conosci i fatti, non ti resta che denunciare agli organi giudiziari, alla Sovrintendenza, che è la maggior responsabile di tali misfatti, e soprattutto all’opinione pubblica. Infine, ricordo a me stesso che Aversa è sede di una Facoltà di Architettura”.

Per De Cristofaro “il sindaco deve dimettersi immediatamente se quanto documentato dalle foto corrisponde al vero. Sicuramente bisogna accertare i fatti, si parla di un’autorizzazione del 20 giugno. Chi doveva controllare? Il sindaco, gli assessori, la Sovrintendenza, i tecnici comunali, i vigili urbani, chi? Ora si divertiranno allo scaricabarile mentre tutti hanno commesso un reato gravissimo”.

Più ironico il commento di Francesco Di Virgilio, ex delegato al Verde pubblico dell’ex amministrazione De Cristofaro, il quale, postando un classico fotomontaggio “prima e dopo”, scrive: “Narra il dio Poseidone nell’Iliade in merito alle mura di Troia violate da un cavallo e non da 4 ‘ciucci’ come ad Aversa: ‘Io feci dunque ai Troiani il muro attorno alla rocca, largo e molto bello, perché la rocca fosse imprendibile’”.

Invita, invece, alla riflessione il giornalista Giuseppe Lettieri, direttore della rivista “Nero su Bianco” e direttore artistico del Jommelli-Cimarosa Festival: “Abbattute antiche mura (forse risalenti alla cinta muraria normanna) ad Aversa e molti ‘cittadini’, invece di manifestare il proprio sdegno, ne fanno una questione pro e contro il sindaco Alfonso Golia. In molti (compreso il consigliere comunale Roberto Romano) avevamo denunciato già più di due settimane che parte di quel muro, nella porzione esistente difronte la chiesa di Santa Maria la Nova, era stato oggetto di un vergognoso ed assurdo intervento, in cui le arcate secolari erano state coperte e stuccate. Una denuncia non solo sui social e sul web ma inviata anche alla Soprintendenza. E la risposta qual è stata? Che il proprietario del fondo ha fatto demolire le mura con una ruspa! Si può consentire tutto ciò?”.

“Il sindaco Alfonso Golia, – sottolinea Lettieri – di cui conosco bene la sensibilità verso la storia della città di Aversa, ora dovrà procedere ad una seria e severa indagine, per capire di chi sono le responsabilità e se ci sono colpevoli a prescindere dall’insensibilità verso la storia del proprietario del terreno.

E, una volta individuate le colpe, si proceda ad un’azione molto ma molto forte verso i responsabili. L’eventuale inerzia sarebbe solo un segno di complicità ma credo che l’attuale Amministrazione non se ne stia con le mani in mano. Quindi, basta cavolate e commentini che non portano da nessuna parte. La campagna elettorale è finita. Ora, dallo slogan ‘Io ci credo’ bisogna passare a quello dello ‘Io Faccio’”.

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