CASERTA. I cittadini di Caserta sono costretti dal 2 maggio a pagare le cure riabilitative, a causa del taglio del 40% dei fondi ai centri dellAsl Caserta, operati dalla Regione Campania governata dal centrodestra di Caldoro, Polverino e Del Gaudio.
Oggi chi ha bisogno di fisioterapia, di sedute di logopedia o neuropsichiatria infantile deve pagare, perché i centri sono costretti a tagliare le prestazioni e stanno offrendo solo terapie a pagamento a tempo indeterminato.
Carlo Marino, candidato sindaco del centrosinistra, esprime piena solidarietà ai lavoratori della sanità in sciopero a Caserta, dopo la scure dei tagli che si è abbattuta indiscriminatamente sui centri di riabilitazione: Si tratta di numerose strutture con decine di dipendenti, che offrono un servizio fondamentale per i cittadini. Purtroppo sono costrette a sottostare a contratti regionali unilaterali e capestro, con ulteriori tagli rispetto a quanto assegnato e già decurtato lanno scorso. Sono a rischio posti di lavoro e livelli di assistenza, nellindifferenza del centrodestra e dei suoi consiglieri regionali in particolare. Ai lavoratori va la mia vicinanza, anche in vista della manifestazione in programma la prossima settimana.
Il candidato sindaco chiede conto al centrodestra: È questa la filiera istituzionale del centrodestra, che governa in Regione, in Provincia e si candida a guidare Caserta: è la filiera dei tagli sulla pelle dei cittadini. Questi tagli sono la testimonianza che il peso politico del centrodestra casertano è pari a zero sullo scenario regionale, subiscono le scelte di Napoli, come ormai stanno ammettendo gli stessi esponenti del loro schieramento.