CASERTA. Il disastro economico-finanziario provocato dalla gestione Petteruti-Marino al Comune di Caserta non ha precedenti nella recente storia amministrativa degli enti locali.
Sperperi di denaro pubblico, assunzioni oltre le necessità e le capacità del Comune, incarichi esterni con parcelle da capogiro a professionisti non casertani, consulenze a raffica senza che ce ne fosse alcun bisogno. Questo vuol dire che, da sindaco, avrò come primo impegno quello di rimediare a tale disastro senza che i cittadini vengano a soffrire nello loro tasche le conseguenze della gestione di un centrosinistra capeggiato dal Pd che, dopo Petteruti ora propone Marino per la guida della città.
Lo ha affermato il candidato sindaco per il centrodestra Pio Del Gaudio nel corso di un incontro con i cittadini che lamentavano che a Caserta si pagano la Tarsu e le altre tasse locali al massimo possibile: E’ vero il centrosinistra e il Pd hanno elevato al massimo le tasse per i cittadini e contemporaneamente hanno utilizzato le entrate, non per offrire servizi e tenere in ordine i conti, ma per sperperare denaro. Tutto questo seguendo gli illustri esempio del Pd regionale dove la razzia del denaro pubblico compiuta da Bassolino faceva da modello per i sudditi casertani del centrosinistra. Per fare esempi concreti basta guardare alle centinaia di pratiche legali affidate ad avvocati esterni e non di Caserta con parcelle da capogiro, o la mancata riscossione di tributi da parte di grossi contribuenti mentre i cittadini comuni erano tenuti a pagare regolarmente, o ancora la politica dei costosi arbitrati per cui alla fine chi ci rimetteva erano sempre le casse del Comune, e ancora le consulenze e gli incarichi che il centrosinistra ha continuato a dare anche quando Petteruti aveva già presentato le dimissioni.
Tutto questo, con il sostegno di un Partito Democratico che sosteneva con la sua maggioranza di consiglieri Petteruti e si ostinava a tenerlo in sella nonostante gli altri alleati, insieme al centrodestra, volevano già da tempo rimandarlo a casa per evitare un ulteriore agonia alla città. Il risultato è che ora il Comune non può contrarre mutui, ha debiti astronomici e non eroga i servizi primari tanto è vero che anche le strade sono ridotte in condizioni pietose. Ebbene il voto del 15-16 maggio deve anche significare una cosa chiara per il centrosinistra e il Pd di Petteruti-Marino: la cuccagna è finita.
Purtroppo per chiunque si ritroverà a fare il sindaco, per colpa della gestione Petteruti-Marino, sarà durissima far quadrare i conti e rimediare ai disastri. Ma noi ci riusciremo senza far gravare sui cittadini le colpe di una gestione spendacciona, irriguardosa delle esigenze dei cittadini e contraria a qualsiasi logica di finanza pubblica che sta spalancando la strada alla dichiarazione di dissesto economico. Sono certo che i casertani, davanti alla filiera dellallegra finanza Petteruti-Marino, con cui ora va a braccetto Falco e il suo centrodestra di comodo, sapranno scegliere per il meglio.