Attimi di panico e violenza la scorsa notte in un bar di Maddaloni (Caserta), il bistrot “Lithium”, dove un uomo, in corso di identificazione, forse dopo un alterco all’esterno del locale, ha fatto irruzione nel locale intorno alle 2.30, colpendo alcuni clienti con un oggetto preso dall’auto su cui era giunto sul posto e poi prendendo di mira il titolare, Filippo Suppa. La scena è stata ripresa dalle videocamere di sorveglianza del bar e acquisita dai carabinieri che sono sulle tracce dell’aggressore. Fortunatamente, nessuna delle persone coinvolte ha riportato conseguenze.
Sconfortato di quanto accaduto, il titolare del Lithium, Filippo Suppa, ha postato questo commento sui social, corredato dal video tratto dal sistema di videosorveglianza: “Credi in ciò che fai e credi fortemente che con il lavoro, la gentilezza, un bel locale e straordinarie persone che lo frequentano riesci a cambiare qualcosa nel posto in cui sei nato e che vorresti semplicemente vedere simile a tante altre città. Fai investimenti importanti che non sai quando ti ripagheranno, scendi ogni giorno con motivazioni forti per difendere un’idea…sopporti il maleducato, il furbo, il camorristello, politici locali impegnati da anni a mangiare mentre tu investi, sopporti che non si venga considerati da nessun organo competente in grado di abbracciare e supportare la tua idea. Per due anni non vai in vacanza, sudi, lotti e cerchi continuamente nuove motivazioni che ti aiutino a resistere”.
“Quest’anno, – continua Suppa – nonostante le difficoltà, si va in vacanza. Torni con nuove idee dopo aver visitato posti nuovi, abbracciato culture diverse e con nuove e forti motivazioni, convinto di potercela fare. Stasera riapriamo tra l’entusiasmo di tanti amici e la voglia di rimetterci in campo subito…e poi…dopo una bellissima serata trascorsa insieme torni alla realtà, o alla realtà che ci stanno costringendo a vivere e non posso che ringraziare l’angelo che da lassù mi protegge. Ps. La galera è il tuo posto da anni e come sempre dobbiamo essere noi cittadini a metterci la faccia e le pene”.
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