“La Fabbrica” tira le somme dopo amministrative e referendum

di Redazione

 CASERTA. E’ stata sicuramente una discussione franca, vivace ed appassionata quella che ha caratterizzato il previsto incontro pubblico sulle conseguenze del voto amministrativo a Caserta e sui risultati della consultazione referendaria, organizzato da “La Fabbrica di Caserta” …

… presso La Casa delle Associazioni di Caserta ed a cui ha preso parte una folta platea. Dopo l’introduzione del Portavoce de “La Fabbrica di Caserta” Prof. Gianni Spàlice – che ha ribadito quanto già affermato pubblicamente dall’Associazione sui due eventi – hanno poi via via preso la parola numerosi cittadini casertani nonché rappresentanti di alcune Associazioni locali (tra cui L’Associazione “Casert@ndo”, il Comitato Referendario Casertano “2 Sì per l’acqua bene comune”, il Laboratorio Politico Millepiani, l’Associazione culturale “Macchina da Presa”, laUisp di Caserta, l’Associazione di volontariato InterClub Caserta “M. Materazzi”,) e di alcune compagini politiche (Speranza per Caserta, Sinistra Ecologia e Libertà, Partito Democratico), portando il loro contributo alla discussione per meglio analizzare il contesto politico che si è delineato nella Città capoluogo dopo la campagna elettorale amministrativa e quella sui referendum.

Sono intervenuti, tra gli altri, Francesco Altieri, Paolo Amoruso, Francesco Brancaccio, Angela Caiazza, Cesare Cuscianna, Raffaele Cutillo, Adriana D’Amico, Francesco Egido, Pietro Paolo Falvo, Vincenzo Gazzillo, Arturo Gigliofiorito, Giancarlo Martini, Mena Moretta, Biagio Napolano, Fulvia Palermo, Gianluca Porzio, Lorenzo Riviello, Paolo Russo, Giovanni Santamaria, Celestino Sarnelli, Pietro Sebastianelli e Francesco Silvestre.

Tutti i presenti hanno convenuto che, dopo la vittoria popolare ottenuta con il Sì ai quattro quesiti referendari, è necessario avviare un percorso di cambiamento dei “metodi” utilizzati per “fare politica”, mettendo al centro quei temi che più incidono sulla vita quotidiana delle casertane e dei casertani. Si è altresì convenuto che, sulle questioni fondamentali del vivere quotidiano, la collettività locale abbia non solo il diritto ad essere correttamente informata, ma anche quello di poter liberamente esprimere la propria opinione e di poter sviluppare la propria influenza in ambito decisionale, espletando così concretamente quello che è, nel contempo, un preciso diritto-dovere civico, nel rispetto del più elementare principio di democrazia partecipata.

Sulla base di ciò, i cittadini e le associazioni presenti hanno ritenuto utile avviare un processo di convergenza dell’azione politica che conduca a breve all’elaborazione di un piano di lavoro comune da sottoporre all’attenzione in primis della collettività casertana ed anche a quella di un Consiglio Comunale che, nel frattempo, sembra essere nato nel peggiore dei modi.

Mentre ad oltre un mese dalle elezioni amministrative Caserta rimane, con tutto quel che di negativo ne consegue, tra i pochissimi Comuni italiani in cui non è stata ancora varata la giunta, di contro i partecipanti hanno unanimemente deciso di rivedersi già la prossima settimana per puntualizzare gli obiettivi del già citato piano di lavoro comune e, nel contempo, definire i dettagli organizzativi di una kermesse pubblica unitaria che si deciso di tenere a Caserta nella prima decade di luglio.

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