Si dice sereno e attende fiducioso che la giustizia faccia il suo corso il dottor Francesco Forleo, responsabile dell’Unità Operativa di Ostetricia-Ginecologia dell’ospedale “Moscati” di Aversa. Il medico, respingendo categoricamente le accuse piovutegli addosso, preferisce affidare i propri pensieri ai suoi legali, l’avvocato Stefania D’Onofrio e l’avvocato Francesca Persico, parlando “di ricostruzioni faziose e diffamatorie, niente di più che meri pettegolezzi di corridoio” ed annuncia battaglia nei confronti di quanti hanno gettato discredito sulla sua immagine.
“A dispetto di quanto che la macchina del fango voglia far credere – precisano le legali del dottor Forleo – nell’anno 2018 l’incidenza dei parti cesarei dell’ospedale Moscati è stata di fatto una delle più basse dell’intera regione Campania, in linea con tutti i parametri previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza, i cosiddetti Lea. Un operato in netta controtendenza rispetto al poco confortante primato della Regione Campania che negli anni immediatamente precedenti si è attestato intorno al 60%”.
Ma per i due legali c’è un ulteriore dato che merita di essere analizzato. “Negli ultimi due anni – proseguono l’avvocato D’Onofrio e l’avvocato Persico – il reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Moscati ha registrato, oseremmo dire subito, il pensionamento di ben sette medici, rimpiazzati da un’unica unità a tempo determinato. Nonostante questa vera e propria emorragia di personale, si è registrato l’abbattimento delle liste d’attesa ambulatoriali ed un incremento, rispetto al passato, degli interventi chirurgici, anche di oncologici. Occorre, inoltre, rimarcare come ben cinque dei firmatari della contestazione sollevata a carico del dottor Forleo, di cui peraltro uno in pensione, hanno già preso in maniera ufficiale, e per iscritto, le distanze dalle accuse ivi diffuse”.
“Emerge, dunque, – continuano i due avvocati – una forte superficialità delle testate giornalistiche nel divulgare dati inesatti e offensivi, che non sono stati verificati e che arrecano un forte danno sia all’immagine professionale che a quella politica del dottor Forleo, il quale ha già sporto querele per i reati di diffamazione a mezzo stampa e atti persecutori. Va detto, comunque, che come è noto le bugie hanno le gambe corte. Non a caso cono tantissimi i pazienti ed i familiari degli stessi che in questi giorni, sia a mezzo social che personalmente, hanno espresso la propria solidarietà al dottor Forleo. Migliore testimonianza del fatto che tutte le diffamazioni di questo mondo non potranno mai eclissare la stima nei confronti di un professionista integerrimo che ha messo sempre dinanzi a tutto la salute dei propri pazienti”.