CASERTA. Pensiamo che il servizio pubblico debba occuparsi e preoccuparsi della salute fisica e psichica della donna, senza alcun condizionamento dettato da scelte ideologiche di natura religiosa.
Riteniamo terribile liniziativa avviata dallAzienda ospedaliera SantAnna e San Sebastiano che ha firmato un protocollo dintesa con lassociazione Difendere la vita con Maria per promuovere il seppellimento dei feti al di sotto delle 20 settimane in un apposito spazio del cimitero comunale con il plauso del neo-sindaco Pio Del Gaudio e con limmensa gioia del vescovo Farina.
Ci opponiamo a questa perenne fossa in memoria degli aborti, a questarea ben delimitata tale da essere nellimmediato individuata come zona del peccato. Non è di una fossa su cui portare fiori che hanno bisogno le donne, ma di una società che le aiuti a diventare madri. Non è di registri di proscrizione dove si annovera il giorno del reato che hanno bisogno, ma di rispetto per la propria dignità e riservatezza di una decisione che appartiene ad una sfera intima e molto privata. Laborto spesso è frutto della paura e della disperazione, nessuna donna sceglie di abortire con frivolezza ed allegria ed è terribile pensare che dopo il lungo iter emotivo che ogni donna attraversa prima di sottoporsi allintervento, dopo quel senso di vuoto che percorre la mente ed il corpo, qualcuno voglia andare a chiederle le modalità prescelte per il funerale di un grumo di sangue a cui avrà dovuto dare anche un nome.
Liniziativa presentata come un elemento di civiltà e di umanità non è, allora, altro che lennesimo attacco alla legge
Ecco quello a cui si tende, ecco il tentativo che respingeremo con forza. Il coordinamento 13 febbraio si opporrà in tutte le sedi a questa decisione che, ispirata al modello di criminalizzazione degli anti-abortisti, non è affatto rispetto per il dolore ma istigazione al linciaggio della donna che in nome della propria autodeterminazione difende la scelta di una procreazione libera e pensata.
Il Coordinamento 13 Febbraio