Armati di bastoni e coltelli, saccheggiavano ville e abitazioni isolate, anche quando i proprietari erano in casa e dormivano. Nella mattina di oggi i carabinieri della compagnia di Rivoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Torino, su richiesta della Procura, nei confronti di sette indagati – sei albanesi e un italiano – accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi e strumenti atti ad offendere.
Al momento, agli indagati sono stati addebitati 14 furti in abitazione e di 3 tentati nei comuni di Torino e della provincia (Chieri, Sangano, Cuorgnè, Valperga, Colleretto Giacosa, San Giorgio Canavese, Castellamonte, Bibiana), nonché di Arona (Novara), Biella, Mottalciata (Biella) e anche fuori regione, a Perugia, che hanno fruttato 180mila euro circa (denaro contante, orologi di pregio, armi comuni da sparo, un’automobile, elettrodomestici e abbigliamento). Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno sequestrato a uno degli indagati mezzo chilo di monili oro che potrebbe essere il bottino di decine di furti. Orologi, oro e contanti il bottino, ma anche capi d’abbigliamento, auto, elettrodomestici e armi legalmente detenute dai proprietari.
Sono riconducibili al gruppo criminale, ma con ruoli differenti, altre 11 persone, tra ricettatori e ladri arruolati occasionalmente per i singoli furti. In particolare, 9 persone sono state denunciate a piede libero e due sottoposte alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. In caso di necessità, il gruppo storico “reclutava” altre persone di fiducia per commettere i furti con loro o per riciclare la merce rubata.
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