Secondo uno studio recente, i pioppi bianchi, nella specifica variante “Populus alba Villafranca”, sarebbero in grado di assorbire, smaltire e degradare gli ftalati,67 sostanze nocive presenti nelle materie plastiche come il pvc.
I ricercatori dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con l’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, mediante uno studio approfondito, pubblicato sulla rivista Environmental Science and Pollution Research, hanno constatato la predisposizione del pioppo bianco ad assorbire nelle radici grandi quantità di sostanze nocive ed inquinanti attraverso i naturali processi vegetali.
Pertanto, e dovendo procedere alla scelta e alla piantumazione di nuovi alberi – stando a quanto dichiarato dalla presidente della Commissione Ambiente della città di Aversa, Elena Caterino, a margine del sopralluogo effettuato con gli uomini della Forestale e l’assessore all’Ambiente, Mena Ciarmiello – in sostituzione di quelli malati, appassiti o abbattuti nelle aree verdi cittadine, come il Parco Pozzi, il Parco Balsamo e il Parco Grassia, potrebbe essere una scelta valida, sulla scorta dello studio effettuato, quella di mettere a dimora giovani pioppi, che oltre ad avere le proprietà antinquinamento, hanno una crescita molto rapida, non hanno bisogno di particolari cure, presentano una chioma elegante, decorativa e resistente, grazie alla quale possono essere utilizzati come barriere frangivento, quindi ben si prestano a soluzioni funzionali. Considerato che più grande è la pianta – in questo caso il pioppo – maggiore è la sua capacità di assorbimento delle microplastiche inquinanti, presenti anche nei pesticidi, vernici e smalti per unghie, perché non provarci, presto?