CASERTA. Affascinante lettura dellattrice Lucia Ferillo e solidi approfondimenti storico-linguistici dello scrittore Giuseppe Santabarbara.
Questi i due preminenti canali sui quali è scivolato, lieve e coinvolgente, lincontro letterario promosso dallAmmi (Associazione mogli medici italiani) presieduta da Caterina Fumante e svoltosi giovedì 10 novembre nella sede casertana dellOrdine dei Medici. Sicché ne è derivata unagevole funzione di ascolto, stimolo e compartecipazione al dibattito da parte della stessa presidente ammina, del cronista Raffaele Raimondo (in funzione di intervistatore) e del pubblico che ha accolto linvito con autentica soddisfazione. I passi del romanzo fantasy Il Cerchio (opera seconda di Santabarbara) sono stati modulati dalla Ferillo con eccezionale efficacia interpretativa e lautore, in forma smagliante, sè cimentato in unincalzante sequenza di puntualizzazioni e riferimenti molto apprezzati per la sorprendente rievocazione di fatti, personaggi e fenomeni del misterioso mondo delle streghe.
Eppure il confronto, al di là delle analizzate dimensioni letterarie di partenza, ha dato vita ad ulteriori passaggi di rilevante interesse sociologico e culturale. In particolare, sè discusso della perenne contrapposizione tenebre-luce, male-bene, nonché della lunga e martellante azione inquisitoria che, specialmente ad opera della Chiesa cattolica, apostolica e romana, è passata alla storia come implacabile e necessaria lotta alle streghe, sfociando nellaccenno a due formidabili problemi sempre aperti: quanto maggiore è la conoscenza del mondo e delle traversie umane tanto più si amplia lincommensurabile sfera dellignoto; daltro canto, lattuale egemonia della cultura scientifico-tecnologica sta effettivamente tarpando le ali della fantasia concepita in senso lato, alias comprendente ogni forma di creatività e di arte che poco han da spartire col rigore razionale.
Insomma, una riedizione in miniatura del classico scontro fra i settecenteschi lumi della Ragione (radici inequivocabili di sviluppi e conquiste scientifiche di grande apporto al progresso complessivo della civiltà) e le passioni romantiche (non disgiunte dallindomabile continuo prorompere del mistero che accompagna lavventura terrena di uomini e popoli). La sintesi, tuttavia, è stata repentinamente indovinata da una gentile socia dellAmmi che ha voluto ascrivere proprio alla fantasia una delle condizioni di cui poi in concreto si avvale anche la scienza.