Brusciano, ragazzo pestato da “branco”: 9 arrestati, molti sono minorenni

di Redazione

I carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna hanno eseguito 9 misure cautelari, emesse dal gip del Tribunale per i minorenni di Napoli e da quello del Tribunale di Nola nei confronti di 7 minorenni e 2 maggiorenni, ritenuti responsabili di un pestaggio ai danni di un 19enne di Brusciano.

I due indagati maggiorenni sono stati collocati agli arresti domiciliari, i sette indagati minorenni in comunità. I reati ipotizzati sono il concorso in lesioni gravi, minaccia grave e danneggiamento, aggravati dall’aver agito in più persone e con l’uso di caschi e cinture per colpire la vittima.

L’attività coordinata dalle Procure, delegata ai carabinieri di Brusciano, ha consentito di ricostruire la dinamica della violenta aggressione posta in essere lo scorso mese di luglio da un gruppo di giovanissimi – tutti residenti nel rione di edilizia popolare “ex lege 219” di Brusciano – e di individuare sia i partecipi sia i loro ruoli nell’ambito del ferimento particolarmente violento. Nella circostanza la vittima, accerchiata dal “branco” e più volte colpita non solo con calci e pugni ma anche utilizzando caschi e cinture, era riuscita a sottrarsi alla brutalità dei colpi solo grazie all’intervento di una persona estranea che, avendo notato quello che stava accadendo, aveva deciso di intervenire per porre fine al pestaggio.

Determinante per le indagini l’acquisizione dei messaggi contenuti in un gruppo WhatsApp in cui i partecipanti hanno più volte commentato ed esaltato le proprie azioni delinquenziali compresa la grave aggressione. ad alcuni minorenni sono stati contestati altri reati connotati da violenza, quali furto, molestie, minacce gravi e la partecipazione ad una rissa, scatenatasi il 25 agosto scorso durante la Festa dei Gigli di Brusciano.

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