Secondo gli ultimi dati resi noti dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, con il report sugli “Stili di vita di bambini e ragazzi” per gli anni 2017 e 2018, relativo all’indagine “Aspetti della vita quotidiana”, la Campania presenta il più alto numero di minori in eccesso di peso di tutto il Sud Italia. Con una percentuale del 35,4% la nostra regione primeggia su Calabria, che ha il 33,8% di minori obesi, Sicilia e Molise che presentano, rispettivamente, un’incidenza del 32,5% e del 31,8% sulla media nazionale. In Italia, dunque, un minore su quattro è obeso, con un’alta incidenza tra i bambini di 3-10 anni.
Nel biennio 2017-2018, sono circa 2 milioni e 130mila bambini e adolescenti in eccesso di peso nel ‘Bel paese’ e, come se non bastasse, sono quasi 2milioni, il 22,7% della popolazione di 3-17 anni, coloro i quali non praticano alcuno sport o attività fisica nel tempo libero. C’è una correlazione inoltre tra livelli alti di sedentarietà e famiglie con status socioculturale più basso rispetto ad altri, e tra l’inattività fisica dei figli e quella dei genitori. Sono principalmente i giovani i cui genitori dichiarano di non praticare sport ad avere uno stile di vita sedentario, il 48% se entrambi i genitori sono sedentari contro il 9,8% se nessuno dei genitori lo è. Un fenomeno, quello dell’obesità, che si rileva non soltanto in Italia o nei Paesi Europei, ma anche nel resto del mondo.
L’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, ha stimato infatti in 340milioni i bambini e adolescenti con peso in eccesso sull’intera popolazione del globo. Data l’entità del problema di salute pubblica, sono diversi i programmi di monitoraggio posti in essere. Dal 2007 la Regione Europea dell’Oms ha lanciato l’iniziativa “Cosi – Childhood Obesity Surveillance Initiative”, alla quale anche l’Italia partecipa con il Sistema di Sorveglianza “OKkio alla Salute” sotto il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità che, a cadenza periodica, raccoglie informazioni su eccesso di peso, attività fisica e altri aspetti comportamentali per meglio descrivere l’evoluzione dello stato nutrizionale dei bambini e promuovere, contestualmente, corretti stili di vita e una sana alimentazione.