Teverola (Caserta) – Dopo le critiche rifilate dal gruppo di opposizione “Teverola Città Fertile” a fronte delle pochissime convocazioni della Commissione di Controllo e Garanzia, arriva la replica del gruppo “Città Viva”, al quale, però, non manca l’immediata reazione del gruppo guidato da Dario Di Matteo.
Ecco il comunicato di “Città Viva”: “La nota diffusa nelle ultime ore dal gruppo consiliare di opposizione ‘Teverola Città Fertile’ è un misto fra il comico e il patetico. Il collettivo lamenta una presunta scarsa partecipazione alle commissioni Controllo e Garanzia, definendo la cosa “un dato che esprime forte ostilità verso il confronto democratico sui temi che riguardano i cittadini”. Si, avete capito bene. Dopo qualche minuto di risate, è giusto dire la nostra.
Ma fate sul serio? Ma davvero pensate che la comunità teverolese sia stupida e con la memoria corta? Con quale coraggio il gruppo del podestà osa parlare di confronto democratico? Lo stesso gruppo che, durante il suo periodo di governo della città, ha insultato la parola Democrazia, rifiutando ogni forma di confronto e facendosi beffe di decine di richieste. Le più eclatanti sicuramente le due, da noi protocollate, per invocare il sorteggio pubblico degli scrutatori (con 400 firme di Cittadini Teverolesi allegate) e per la trasmissione in streaming dei Consigli Comunali. La cosa divertente è che il podestà e i suoi hanno avuto il barbaro coraggio di portare proprio queste stesse due proposte (uniche fatte in questi mesi di opposizione) all’attenzione della maggioranza. Cose da pazzi. Cose da ridere. Cose ridicole.
Caro consigliere Di Matteo, le chiediamo ora (magari con la riscoperta dell’amore per la democrazia questa volta ci risponderà) come mai hai cambiato idea? Come mai, all’epoca, ha altamente ignorato le richieste nostre, dei cittadini, delle associazioni e degli amministratori? Sappiamo già la risposta e già immaginiamo il suo classico scaricabarile. La conosciamo bene. Ma si chieda, come mai invece questa volta entrambe le cose saranno realizzate? Chi era davvero a non volerle realizzare? Basta con la finta bontà, basta offendere la città e mistificare la realtà, basta con il finto amore per il confronto. La trasparenza, la democrazia non vanno decantate per un mero gioco politico, ma vanno attuate nel supremo interesse della comunità.
Ci permetta, in fine, un consiglio, con il cuore: una persona con la sua “gavetta” politica, che sa bene, almeno speriamo, in che condizioni ha lasciato il Comune, si concentri sui problemi seri della città, con un’opposizione costruttiva e seria. Se la città l’ha bocciata nelle urne è perché quello che diceva la sera non era più vero la mattina, perché è sempre sfuggito al confronto. E continua a sfuggire oggi dai Consigli Comunali (già due volte, e poi parla delle commissioni deserte…). Noi sappiamo bene in che condizioni versa il Municipio. E allora parli di tante altre annose questioni: igiene urbana, cimitero, campo sportivo e, nello specifico, impianti sportivi. Le barzellette lasciamole ai comici, qui abbiamo bisogno di altro”.
A stretto giro arriva la controreplica di “Città Fertile”: Non si smentiranno mai! Sindaco facente funzioni e presidente del Consiglio comunale almeno adesso la faccia avrebbero potuto mettercela! E invece no, evidentemente, approfittando della nota terzietà dell’associazione locale, avranno pensato bene di non scomodarsi e di lasciare che fossero altri, per loro, a colpire la parte scomoda dell’opposizione! Forse, però, è il caso di ricordare che una parte di amministrazione attuale era parte integrante della precedente: l’attuale sindaco f.f. era il vicesindaco ed il presidente del Consiglio in perfetta continuità.
Semmai, dunque, ci fosse stato un disastro ‘In Comune’ (come vorrebbero ingiustamente far credere), in quota parte sarebbe stato anche dei cattivi compagni di viaggio che attualmente amministrano!? O no? Come si dice, si tirano la zappa sui piedi? Ah già, ma loro prima non gestivano! Adesso sì però! L’amministrazione Di Matteo non è più in carica da agosto 2018, nel frattempo alla presunta disastrosa eredità come mai nessuno avrebbe posto riparo?! Come mai il commissario ed i funzionari avrebbero perseverato? Siccome poi l’attuale amministrazione non farebbe chiacchiere, in 5 mesi di attività, almeno la diretta del Consiglio comunale non avrebbero potuto farla? E’ o non è materia esclusiva del presidente Consiglio comunale che è sempre lo stesso, o forse non ha ancora cambiato idea!? Vista la priorità che veniva data alla cosa, come mai tanto tempo per attivarsi? E vuoi vedere che se l’attuale amministrazione oggi fa le stesse cose, forse il sindaco f.f. non si è ancora accorto che non è più il vicesindaco di Di Matteo?
Per quanto concerne il responso delle urne, siamo certi che la questione merita un’attenzione davvero tanto, ma tanto particolare! Per amministrare ci vuole competenza e coraggio e siccome non possiedono nessuno dei due requisiti, sarà facile per loro auto classificarsi nella giusta e dovuta categoria! Tutto questo ovviamente è per i mandanti e non per gli esecutori!”.