Cesa (Caserta) – L’iniziativa di solidarietà a favore di Mario De Michele, causa il maltempo, nella serata del 19 novembre si è trasferita nella sala consiliare di Cesa per condannare l’attentato di cui è stato vittima il giornalista cesano. De Michele, direttore del sito “Campanianotizie”, ha denunciato di essere rimasto vittima giovedì 14 novembre di un agguato alla periferia di Gricignano, mentre era in auto nella cosiddetta “Zona Nato”, nelle vicinanze della cittadella americana Us Navy (leggi qui). Quattro i fori provocati da colpi d’arma da fuoco trovati sull’abitacolo della vettura di De Michele. Le modalità della sparatoria, con i proiettili espolosi ad altezza d’uomo, hanno spinto gli inquirenti a servirsi delle modalità operative usate per le indagini antimafia.
Presenti alla manifestazione il sindaco Enzo Guida e i rappresentanti dell’amministrazione cesana e di altri comuni aversani, insieme ad esponenti della politica e dell’associazionismo locale, e al presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli. “Da questa vicenda, grazie alla risposta dello Stato, delle Istituzioni, della comunità, Mario ne esce più forte di prima. In bocca al lupo”, ha commentato il sindaco Guida.
Da quanto finora appreso, il cronista si trovava in quell’area con l’intento di fare un’inchiesta su una presunta speculazione edilizia relativa ad un terreno. Al momento i carabinieri del gruppo di Aversa, che seguono le indagini, non avrebbero trovato testimoni che abbiano assistito all’agguato denunciato dal cronista che, solo pochi giorni prima, aveva riferito di essere stato vittima di un’altra aggressione sul territorio tra Cesa e Sant’Arpino, quando due ignoti in sella ad una moto lo avevano bloccato mentre era in auto, fatto scendere dall’abitacolo e minacciato per “aver fatto sciogliere l’amministrazione di Orta di Atella” e di seguire la vicenda del “campo sportivo di Succivo“, per poi danneggiare la vettura con un bastone (leggi qui). Altre minacce, tra cui un’aggressione ad Orta e dei proiettili spediti in una busta, furono denunciati dal giornalista nel luglio dello scorso anno (leggi qui).IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA