Mondragone, AMBC: “Solidarietà a Zoccola”. E ai consiglieri: “Ricordino scadenze importanti”

di Redazione

Mondragone (Caserta) – Innanzitutto esprimiamo la nostra solidarietà a Benedetto Zoccola, attualmente impegnato come assessore ad Aversa, per l’ennesimo mafioso episodio di intimidazione che ha subito in questi giorni. A lui va tutta la nostra vicinanza, con la speranza che le misure di sicurezza in suo favore siano del tutto adeguate. Sono tante le questioni che il nostro Consiglio comunale dovrebbe affrontare, cercando di abbandonare l’abulia che da sempre l’avvolge. Due prossime scadenze, tra le tante, ci sembrano particolarmente importanti al punto da permetterci di inviare un promemoria.

La prima scadenza. Come abbiamo già evidenziato, entro il termine del 31 dicembre gli enti sono soggetti a 2 adempimenti in base al Dlgs 175/2016 -Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. Uno riguarda quelle amministrazioni pubbliche che entro il 31 dicembre 2018 hanno proceduto alla revisione periodica delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2017 predisponendo, al ricorrere dei presupposti previsti dalla legge, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione. In questo caso, entro il 31 dicembre 2019, devono approvare una relazione sull’attuazione delle misure previste nel piano di razionalizzazione adottato nel 2018. E il nostro comune non rientra in questa situazione avendo approvato, dopo non poche incertezze e qualche comica, quella famosa “non delibera”, inarrivabile nonsense della segretaria comunale.

L’altro obbligo, invece, prevede l’adozione, entro il 31 dicembre 2019, del provvedimento di revisione periodica delle partecipazioni societarie dirette e indirette detenute al 31 dicembre 2018, predisponendo, ove ne ricorrano i presupposti (comma 2 articolo 20), un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione, corredandolo da apposita relazione tecnica. E in questo caso il nostro Consiglio comunale è invece chiamato a studiare, verificare e adempiere. Per una volta, gentili Consigliere ed egregi Consiglieri, fate la vostra parte, fate una seria discussione su tutti i “carrozzoni” oggi esistenti, utili a pochissimi per gli incarichi e le prebende e dannosi per tutti i cittadini, e arrivate alle giuste conclusioni, nonché a decidere con cognizione di causa con quali modalità di gestione vanno portati avanti alcuni servizi essenziali, a partire da quello dei rifiuti.

Ed è proprio su questo servizio che vogliamo richiamare la vostra attenzione circa la seconda scadenza. Sta per scadere, sempre il prossimo 31 dicembre, l’incarico dato discrezionalmente in pieno ferragosto ad una srl da Pacifico per il servizio di Nettezza Urbana. Cosa vogliamo fare? Vogliamo continuare ad agire illegittimamente in deroga? Anche l’Anac di recente ha detto che non si può, affermando che le plausibili difficoltà riscontrate dall’ente per organizzare e gestire il servizio integrato dei rifiuti urbani non giustificano il ritardo dei tempi di svolgimento della gara e l’utilizzo improprio della proroga contrattuale per la gestione del servizio (delibera Anac n. 1065/2019). Siamo da tempo di fronte ad una serie di criticità nell’operato dell’Amministrazione Pacifico, che di fatto sta illegittimamente cristallizzando lo status quo degli affidamenti, oltre ogni ragionevole orizzonte temporale. E, purtroppo, ciò vale non solo per la monnezza ma anche per altri servizi, a partire dall’illuminazione pubblica o dalla vigilanza in qualche struttura (solo per fare due esempi).

Si tratta di una situazione, come l’Ambc denuncia da tempo, che richiederebbe il coinvolgimento dell’Autorità anticorruzione, ma anche della Procura della Repubblica e della Procura generale della Corte dei Conti, per gli eventuali profili di rispettiva competenza. Scrive l’Anac: “l’adozione (sistematica) delle ordinanze contingibili e urgenti (e l’Ambc aggiunge: e anche delle determinazioni), aventi capacità derogatoria, presenta profili di illegittimità, ossia, il protrarsi di una gestione “derogatoria” dei rifiuti costituisce una chiara violazione delle disposizioni contenute nelle direttive dell’Unione Europea”.

In merito allo strumento individuato dal Comune per dare corso alla proroga contrattuale l’Autorità scrive che “quanto al potere di ordinanza attribuito al sindaco dal Tuel, in via generale, dall’articolo 54, comma 4, per “prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana” e, in via più circoscritta, “in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica”, si osserva che un limite al potere extra-ordinem è l’efficacia limitata nel tempo degli atti in cui si concreta, poiché, come stabilito dalla giurisprudenza amministrativa, l’atto non può rivestire il carattere della continuità e stabilità di effetti, eccedendo le finalità del momento, e non può essere destinato a regolare stabilmente una situazione o un assetto di interessi”. Non è il caso, Presidente e Capigruppo, di convocare il Consiglio comunale in seduta permanente per discutere delle tante urgenze ed emergenze, a partire da queste due? E senza dimenticare che dovremmo essere già in piena sessione di bilancio.

AMBC – Associazione Mondragone Bene Comune

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