Aversa, addio all’ingegnere Francesco Golia

di Nicola Rosselli

Aversa piange uno dei figli migliori, l’ingegnere Francesco Golia, “Ciccio” per gli amici. Persona mite, riservata, non noto ai più, ma che tanto ha fatto per la città, soprattutto nel settore della programmazione urbanistica, avendo ricoperto l’incarico di assessore al ramo nel corso dell’amministrazione guidata dall’allora sindaco Lello Ferrara a partire dal 1993.

Con alle spalle la militanza nel Partito Socialista Italiano, iscritto alla sezione “Pietro Nenni”, Golia ha messo la propria professionalità al servizio della città, primo atto la perimetrazione del centro storico per evitare abbattimenti e ricostruzione con l’aggiunta, come ricorda Ferrara, «dell’ex convento di Sant’Agostino degli Scalzi che, poi è finito come tutti possono vedere».

Golia fu anche l’artefice della delibera del Piano di Risanamento Urbano, con il ruolo che avrebbero dovuto avere l’ex Opg Saporito, la Maddalena e il terreno nei pressi della Caserma Vega. Per non parlare del censimento del centro storico degli immobili sia pubblici che privati con i professori Fiengo e Colombo, Per finire con il primo Piano Regolatore Generale di Aversa, portato avanti dal commissario ingegnere Carmine Farinaro proprio insieme a Golia, e il primo Piano Urbano Trasporti, per quanto riguarda la mobilità cittadina.

“Il suo carattere schivo, silenzioso, ma concreto, – ha dichiarato un addolorato Lello Ferrara – lo fa ricordare come uno dei primi, se non il primo, a porre in essere i primi veri atti concreti di programmazione. Atti che possono definirsi storici per Aversa”. Ricordandolo come una persona mite, gentile, ma, soprattutto educata, qual era, porgo le condoglianze personali e della redazione tutta alla signora Titty e ai figli Claudia e Roberto.

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