Aversa, l’ex convento di San Girolamo venduto a privati una settimana prima del crollo?

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Più passa il tempo e più si è consapevoli che si è sfiorata la tragedia per il crollo del vecchio e fatiscente convento di San Girolamo. Se l’episodio si fosse verificato durante il giorno o in una serata di fine settimana avremmo potuto assistere ad una strage. Il caso è stato benevole. Intanto, nella mattinata di ieri, alcuni operai erano già al lavoro per mettere in sicurezza una grossa porzione di tetto che penzolava e la parte che è rimasta ancora in piedi e che, quasi certamente, dovrà essere abbattuta.

Si è appreso che, recentemente, nel 2017, il comune di Aversa aveva emesso un’ordinanza di messa in sicurezza comprendendo, in tale dizione, sia l’eventuale pericolo di crollo che la verifica dei distacchi degli intonaci sotto i quali andava verificato la presenza o meno di lesioni più profonde alle strutture sia verticali che orizzontali. Un tecnico di fiducia della proprietà dell’immobile (la provincia di Napoli dei frati minori conventuali) avrebbe, all’epoca, asseverato la presunta eliminazione di ogni pericolo di crollo con una comunicazione ufficiale al Comune di Aversa.

Del tutto smentita la notizia, diffusa nella tarda serata di martedì, della presenza nell’edificio crollato in piazza Marconi di alcuni senzatetto, almeno due, che avrebbero trovato riparo. Era stato così, a quanto sembra, sino al 2015, quando il Comune si accorse della presenza di un foro che consentiva l’ingresso di persone nell’edificio e impose alla proprietà di murarlo. Cosa che avvenne, impedendo l’ingresso a terzi in quello che, dopo aver ospitato i frati, ha per diversi anni e sino al 2006, ospitato anche la scuola media statale intitolata a Domenico Cimarosa, per essere, poi, definitivamente abbandonata.

Nelle intenzioni delle diverse amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 25 anni c’era il progetto di abbattere questa struttura che rappresenta una superfetazione, un corpo estraneo in una piazza abbandonata ad un inspiegabile degrado, ridotta a parcheggio abusivo di auto a servizio del tribunale di Napoli Nord e dei giovani della movida normanna. Si era parlato di un parcheggio sotterraneo e di una piazza a raso. Progetto abbandonato perché sotto la piazza ci sarebbero vestigia medievali. Fatto sta che tutto sembra essere finito nel dimenticatoio, così come per l’intero centro storico normanno, di cui nessuno sembra curarsi se non per mettere in atto speculazioni edilizie.

In questo senso, nella mattinata di ieri, in città circolava una notizia tra il gossip e l’indiscrezione. Secondo alcune voci, non verificate né verificabili in tempi brevi, l’immobile crollato sarebbe stato venduto dai frati minori conventuali proprio una settimana fa ad un imprenditore privato. «Se questa notizia fosse vera – ha affermato più d’uno – occorrerà verificare non una ma centinaia di volte quali sono le cause del crollo». Cause, aggiungiamo, che, almeno sino ad ora, per i vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto, sarebbero di origine naturale anche se, occorre ricordarlo, i magistrati della procura di Napoli Nord hanno sottoposto l’intera area a sequestro giudiziale in attesa di maggiori accertamenti.

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