Aversa (Caserta) – Nuova proroga alla Senesi, la ditta che gestisce il servizio di igiene urbana in regime di prorogatio da oramai quasi due anni ad Aversa. La nuova determina, a firma del dirigente Raffaele Serpico, prevede l’affidamento per altri quindici giorni, ma sono in molti a credere che non basteranno, dopo che sono trascorsi oltre tre mesi, per effettuare l’auspicato passaggio di cantiere tra la uscente Senesi e la subentrante Tekra. Infatti, la vicenda sembra assumere sempre più i colori di un “giallo” in salsa kafkiana.
La sensazione, infatti, è quella di assistere ad un assurdo impasse con la Senesi «costretta» a continuare ad assicurare il servizio in proroga da due anni e mezzo e la Tekra che, sebbene si sia assicurato l’appalto di igiene urbana per i prossimi cinque anni per 35 milioni di euro, sembra quasi voler evitare di avviare il nuovo corso, al di là del problema dei 14 (16 o 20 per altri) addetti in più rispetto alle previsioni del capitolato. A nulla è servita la diffida alla Tekra, con una nota inviata anche al prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, ad attivarsi per dare il via all’espletamento del servizio nel rispetto delle previsioni della gara che si è aggiudicato. Insomma, a farne le spese sono i cittadini aversani che continuano ad avere un servizio non rispondente alle esigenze reali anche perché effettuato con mezzi obsoleti che, giustamente, la Senesi non ha alcun interesse a sostituire tenuto conto che l’appalto è terminato.
Non a caso il consigliere comunale di “Cambiamo!”, Gianluca Golia, ha, in merito, affermato: «Una città in ginocchio. Questa è la sensazione che si percepisce camminando per le vie di Aversa. Purtroppo, l’inizio del 2020 è ancora caratterizzato dalla totale incapacità di questa amministrazione nel risolvere i problemi, uno tra tutti, quello che vede ancora bloccato il passaggio di cantiere tra la Senesi e la Tekra. Sono oramai 2 mesi che, l’amministrazione composta da luminari di estrazione sinistroide, unici custodi del sapere, non riesce a trovare una soluzione». «Anzi, – ha continuato Golia – una soluzione sono riusciti a metterla in campo: le proroghe alla vecchia ditta (proroghe che rasentano la illegalità), rimpalli di responsabilità e accuse alle amministrazioni succedute dal 2002 al febbraio 2019. Non si sa più a che punto sia la procedura e, soprattutto, chi se ne stia occupando considerata l’assenza dell’assessore all’ambiente. Delega tenuta dal Sindaco ma che di fatto, non ha portato a nulla e, anzi, ha ingenerato un nuovo dubbio sulla legalità delle procedure considerando che, per la legge, una giunta debba avere un numero ben preciso di quote rosa (riflettore acceso dal consigliere Alfonso Oliva). Insomma, Aversa è allo sbando e non merita tutta questa incapacità. Deponete le “armi” e ritiratevi. Amministrare non è solo uno slogan». Dal sindaco Alfonso Golia una dichiarazione secca: “Nei prossimi giorni intendiamo chiudere questo capitolo. Tekra deve dirci chiaramente quali intenzioni ha, perché non è più possibile perdere tempo».