Continua incessante l’opera di prevenzione e repressione in ordine al contrasto di attività illecite legate al fenomeno dell’uso e spaccio di sostanze stupefacenti disposta dal comando provinciale carabinieri di Avellino. In tale contesto, un’altra importante attività è stata condotta dai carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Ariano Irpino che hanno tratto in arresto un 35enne di origini nigeriane, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Che non fosse uno straniero qualsiasi i carabinieri lo avevano capito ma non immaginavano che quell’uomo fosse un punto di riferimento per numerosi assuntori della Città del Tricolle. Da alcuni giorni gli investigatori avevano notato uno strano afflusso di persone e autovetture in quella precisa zona del centro cittadino di Ariano Irpino. Di lì la scelta di porre sotto osservazione quell’area e notare quell’insolito via vai di giovani che generalmente caratterizza e contraddistingue obiettivi operativi di siffatta natura. L’attività posta in essere portava quindi a localizzare l’abitazione del 35enne quale “meta del pellegrinaggio”. Quindi, senza indugio, si decideva di intervenire ed effettuare un controllo all’interno dell’appartamento in uso all’uomo.
Quando i carabinieri lo hanno bloccato all’uscita di casa, lo straniero, reso edotto dell’attività in procinto di attuazione, ha tentato di persuadere gli operanti al fine di farli desistere dal prosieguo dell’attività. E come prova della sua “buona fede” consegnava spontaneamente prima una dose di eroina e successivamente altre dosi sia di eroina che hashish custodite nell’armadio della sua camera da letto, tentando così di convincere gli operanti al fine di farli desistere dal prosieguo dell’attività.
Ma i militari decidevano comunque di procedere ad un più accurato controllo nel corso del quale rinvenivano e sottoponevano a sequestro (oltre ai 15 grammi di eroina e circa 11 di hashish) anche materiale vario utile al taglio ed al confezionamento delle dosi nonché alla somma di 495 euro, probabile provento dell’illecita attività di spaccio. La mole di elementi raccolti consentiva di delineare un preciso quadro indiziario che, d’intesa con la Procura sannita, faceva sì che a carico del 35enne scattasse l’arresto, convalidato dal tribunale di Benevento che ha disposto la sottoposizione ai domiciliari.