Aversa, raccolta rifiuti: Golia la affida d’urgenza alla Tekra, penali per Senesi

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Un’ordinanza di necessità ed urgenza per affidare alla Tekra (la società che si è aggiudicato l’appalto per l’igiene urbana ad Aversa, ma che non ha ancora effettuato il passaggio di cantiere con la Senesi), per due giorni prorogabili, da ieri, la pulizia della città. Il sindaco Alfonso Golia, con un’articolata ordinanza, nella quale si sottolineano i ritardi nel passaggio di cantiere e le (presunte) inadempienze della Senesi soprattutto in alcune zone della città, dove si è creata una vera e propria emergenza ambientale, ha avuto uno scatto di forza e, dopo aver ascoltato la stessa Tekra, ha forzato la mano per dare vita al primo passo verso l’effettivo passaggio di cantiere, atteso da tempo, ma mai concretizzatosi per la oramai famigerata vicenda dei 20 dipendenti (poi scesi a 12) assunti dalla Senesi senza il rispetto delle liste dei vecchi Cub, i Consorzi Unici di Bacino.

La Senesi – che ha svolto il servizio in proroga per praticamente due anni – non ha, di fatto, alcun interesse ad effettuare nuovi investimenti e, per questo, utilizza mezzi obsoleti a discapito dell’efficienza del servizio, come le strade cittadine tristemente dimostrano. Ora la svolta che potrebbe portare, anche se gradualmente, al subingresso della Tekra (da ieri pomeriggio in attività) che, almeno sulla carta, dovrebbe gestire il settore per i prossimi cinque anni con un costo di trentacinque milioni di euro. “Nelle ultime settimane, lontano dai riflettori, abbiamo lavorato per sbloccare il passaggio di cantiere e nelle prossime ore dovrebbe esser scritta la parola fine. Nel frattempo, si è resa necessaria un’ordinanza per supplire alla carenze della Senesi che negli ultimi giorni ha svolto un servizio a intermittenza in buona parte della città. Nel pomeriggio di martedì la Tekra ha iniziato a ripulire alcune strutture pubbliche e mercoledì proseguirà l’intervento. Sottolineo che alla Senesi su ogni fattura che mettiamo in pagamento applichiamo penali per centinaia di migliaia di euro”, fa sapere il sindaco Golia.

Intanto, in città le polemiche sulle condizioni igieniche continuano a tenere banco. E’ di ieri la segnalazione dell’associazione «Stop biocidio ovunque» relativamente all’isola ecologica di via Perugia, ubicata a ridosso delle case popolari. «L’Isola – affermano gli ambientalisti – è diventata l’ennesima bomba ecologica in città, da giorni si è trasformata in una vera e propria discarica abusiva e pericolosa per tutti, pericolosa per gli addetti ai lavori e pericolosa per gli abitanti del territorio». «Con la scusa di voler gettare alcuni ingombranti – continuano gli attivisti – siamo riusciti a documentare lo scempio ambientale che avanza nella struttura. Dove, secondo alcune informazioni certe in nostro possesso, l’impianto antincendio, oltre che essere in parte distrutto, risulta essere fittizio e non omologato, aumentando la pericolosità in caso d’incendio dell’intera struttura che è situata alle spalle delle palazzine popolari». Gli ambientalisti passano, poi, a descrivere il luogo: «Tra centinaia di pneumatici, tra frigoriferi e forni, tra i resti delle potature dei giardini ormai secchi e maleodoranti, tra materassi e divani, tra decine se non centinaia di resti di mobili di ogni genere dobbiamo registrare l’enorme degrado e l’enorme rischio in caso d’incendio della struttura».

Non a caso, diverse settimane or sono, la struttura è stata chiusa, dopo un’ispezione, per 24 ore per consentire l’adeguamento dell’impianto elettrico. Inoltre, un rapporto è stato inviato anche alla locale Procura del Tribunale di Napoli Nord. «L’Amministrazione comunale aversana, dove da tempo non si hanno notizie dell’assessore all’Ambiente – concludono gli ambientalisti – dovrebbe attivarsi per risolvere i problemi legati alla struttura. Il sindaco Alfonso Golia, con delega all’ambiente dovrebbe, immediatamente, ripristinare la sicurezza dell’area per garantire ai lavoratori di svolgere il proprio lavoro con i giusti strumenti e garantire la sicurezza alla popolazione, perché, oltre ad essere divenuta una vera discarica abusiva è pericolosa in caso d’incendio, troppe volte abbiamo assistito all’incendio di aree del genere andate in fumo. Sindaco batti un colpo. Vogliamo la bonifica e la messa in sicurezza dell’area in questione per i lavoratori e cittadini». Il sindaco, da parte sua, con l’ordinanza che ingiunge alla Tekra di attivarsi, un primo colpo sembra averlo, finalmente, battuto.

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