I carabinieri appartenenti alla stazione forestale di Caserta hanno dato esecuzione al decreto di sequestro probatorio, emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, relativo a due appezzamenti di terreni contigui, a destinazione agricola, aventi un’estensione complessiva di circa 10mila metri quadrati, nel comune di San Prisco, in via Santa Croce, in prossimità della Variante Anas “Capua-Maddaloni” nei confronti dei rispettivi proprietari A.Y., di Casaluce, e C.S,. di Napoli.
Entrambi gli indagati, in concorso tra loro, sono stati ritenuti responsabili di inquinamento ambientale e gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Le indagini iniziavano lo scorso 14 settembre quando i forestali procedevano a sottoporre a sequestro i rifiuti combusti durante un incendio che stava interessando la porzione perimetrale dell’area posta in sequestro oggi; incendio che destava forte preoccupazione nella popolazione locale per una grossa e densa colonna di fumo nero che si sprigionava dalle fiamme. Le operazioni di spegnimento eseguite dai Vigili del fuoco risultavano molto difficoltose per la presenza di focolai sotterranei dovuti alla possibile esistenza di rifiuti interrati. Sul posto intervenivano anche il Nucleo batteriologico, chimico e radiologico dei caschi rossi, nonché i tecnici dell’Arpac di Caserta per monitorare la tossicità dei fumi prodotti dalla combustione tramite l’utilizzo di una pompa Air Monitoring Systems — Cube He-Iso.
L’Arpac, poi, eseguiva alla caratterizzazione dei rifiuti presenti nell’area interessata dall’incendio specificando che gli stessi risultavano abbandonati sul suolo sia in cumuli che alla rinfusa e che erano da classificarsi quali urbani, speciali pericolosi e non pericolosi, ed in parte combusti. Questi, in particolare, erano costituiti da: materiali contenenti amianto; legno; tapparelle; tapparelle e bottiglie in plastica; plastica proveniente dallo smontaggio delle auto; urbani indifferenziati; abbigliamento; sfalci di potatura; pneumatici fuori uso; ingombranti; plastica; mattonelle e ceramiche; miscugli e scorie di cemento; mattoni; veto; miscele bituminose contenenti catrame di carbone; rifiuti biodegradabili; rifiuti urbani non differenziati; eccetera. IN ALTO IL VIDEO