Napoli, operai Whirlpool bloccano autostrada A3: preoccupa una lettera dell’azienda

di Redazione

Gli operai della Whirlpool di Napoli hanno bloccato stamani, alle 12.30, per circa mezz’ora, l’autostrada A3 all’altezza di San Giovanni a Teduccio, mandando in tilt il traffico della zona di via Argine, dove è situato lo stabilimento. Gli operai poi, intorno alle 13.30, sono rientrati in fabbrica, annunciando nuove mobilitazioni.

La vicenda della permanenza nel capoluogo campano della multinazionale americana, infatti, ieri è tornata ad animare il dibattito politico e sindacale: in una nota Fim, Fiom e Uilm chiedono al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, di convocare un tavolo sulla crisi dello stabilimento. A preoccupare i 420 operai del sito la comunicazione della Whirlpool alla Sec (la Consob americana) inviata lo scorso 31 ottobre, il giorno dopo l’intesa con il governo italiano, che indicherebbe l’intenzione di “cessare la produzione nell’impianto nei prossimi mesi con uscita prevista per il 2020”.

“Aspettavamo una convocazione da parte del governo per il 20 gennaio per i tavoli tecnici. A oggi nessuna convocazione. Chiediamo che la vertenza sia riaperta subito e il percorso fatto venga rispettato”, dice Biagio Trapani, segretario generale Fim Cisl di Napoli. “Si torna a far cresce la tensione su una vertenza lavorativa lontana dalle conclusioni”, affermano i lavoratori. Pesa lo spettro della cassa integrazione che sta per scadere. “Non c’è nessuna volontà di garantire un futuro al sito produttivo di Napoli”, che conta 450 dipendenti diretti oltre l’indotto. “Non vogliamo assistenzialismo, – affermano gli operai – vogliamo il rispetto degli Accordi ministeriali, degli italiani, del lavoro”.

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