Svolta nelle indagini sulla morte della bambina di 6 anni rimasta uccisa in un incendio scoppiato la notte dell’8 gennaio in un appartamento di Servigliano, nel Fermano. Dopo due settimane di accertamenti, i carabinieri hanno fermato la madre, una 38enne bulgara, che sarebbe indiziata di omicidio. La donna aveva raccontato di essere riuscita a salvare la figlia più piccola, che ha 4 anni, ma non la più grande.
Secondo quanto riferisce il “Resto del Carlino”, la donna avrebbe ucciso la piccola e poi l’avrebbe abbandonata tra le fiamme dell’incendio per eliminare le tracce. La tesi è stata formulata dal sostituto procuratore Francesca Perlini e accolta dal gip del tribunale, che ha disposto la custodia cautelare in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
La famiglia, originaria del Kosovo, si era trasferita a Servigliano a settembre: nella casa la bimba viveva con la sorellina più piccola, nata nel 2015, il padre, 40enne operaio in una ditta edile, e la mamma, casalinga, poco più giovane del marito.