Avrebbe truffato l’Inps simulando dodici aborti e quattro gravidanze mai avvenute. Una 50enne romana è a riposo da vent’anni e avrebbe incassato circa 100mila euro in assegni di maternità. Ma gli inquirenti avrebbero appurato che si trattava di una truffa. Una specie di Guinness dei primati al contrario: la donna avrebbe infatti incassato un bel po’ di soldi pubblici in modo illegittimo perché i presunti figli esisterebbero solo nei registri e anche i dodici aborti dichiarati sarebbero falsi.
Una storia che ha dell’incredibile: una donna romana che non si reca sul posto di lavoro da venti anni perché “sempre incinta”. In quel lasso di tempo avrebbe avuto dodici aborti e quattro figli. In più la signora avrebbe incassato lo stesso quei soldi perché a causa di presunte gravidanze difficili doveva restarsene a casa e curarsi, salvo alzarsi solo per andare a ritirare l’assegno di maternità.
Il grande imbroglio, alla fine, è stato smascherato dai carabinieri del nucleo tutela del lavoro. Adesso si indaga per truffa. E si cercano complicità perché, fermo restando che una burocrazia “disattenta” potrebbe non aver intuito l’imbroglio, sembra molto probabile che la 50enne possa aver goduto di qualche “appoggio”.
Le forze dell’ordine l’hanno incastrata pedinandola e fotografandola in forma come una pin up, per nulla appesantita dalle gravose maternità dichiarate. Ma, mistero nel mistero, rimane ancora da capire come la donna sia riuscita a registrare all’anagrafe la nascita di quattro neonate, tutte femminucce, di cui però non risulterebbe nemmeno l’esistenza.