Nello specchio d’acqua davanti al Teatro Kursaal Santa Lucia di Bari, la Guardia Costiera del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale del capoluogo pugliese ha completato un intervento sul lungomare, dopo una segnalazione pervenuta alla Capitaneria di porto in merito allo sversamento in mare, di una non meglio identificata sostanza che stava alterando visibilmente la colorazione dell’acqua. In quel momento era stata immediatamente verificata la presenza in mare di una grande chiazza di acqua biancastra, tendente al grigio, proveniente dallo sbocco di una conduttura di acque bianche presente al di sotto del lungomare. Quella che a prima vista sembrava fanghiglia è stata subito messa in relazione con il cantiere edile presente dalla parte opposta della strada, dove sono in corso i lavori di ristrutturazione dell’ex Kursaal Santa Lucia.
All’interno del cantiere era presente un cassone metallico per la raccolta di rifiuti speciali provenienti da demolizione, nel quale erano depositati rifiuti di vario genere, tra cui anche fanghi prodotti dalla miscelazione dell’acqua con cemento, malta e detriti. In più, si accertava la presenza di un tombino d’ispezione all’interno del cantiere, aperto, nel quale risultavano presenti due condutture a cielo aperto, in una delle quali (quella più bassa) vi era fanghiglia pressoché identica a quella riversata in mare a circa 20 metri di distanza. Era quindi evidente che nel tombino all’interno del cantiere confluivano fanghi e percolato che tracimavano dal cassone di raccolta e si riversavano, vista la pendenza del piazzale, nelle condutture sottostanti.
Dopo l’interruzione dell’ispezione per il buio le operazioni sono riprese in mattinata e quelli che erano sospetti si sono trasformati in certezza quando si è notato che la fluoresceina riversata nel tombino, dopo pochi secondi è fuoriuscita dallo scarico colorando di verde, per alcuni minuti, lo specchio d’acqua oggetto di segnalazione. Dopo l’identificazione del legale rappresentante dell’impresa esecutrice dei lavori, sono stati sequestrati il tombino di accesso/ispezione alla sottostante conduttura di acque bianche, il cassone di raccolta di rifiuti speciali contenente circa tre tonnellate di rifiuti speciali consistenti in materiali inerti e fanghi provenienti da attività di demolizione e costruzione, e tre vasche sistemate all’interno dell’edificio di Largo Adua da dove proviene il materiale dei lavori di demolizione ed escavazione in corso. IN ALTO IL VIDEO