L’Ambc ritiene che la lotta all’evasione e all’elusione sia la precondizione per cercare di far uscire il nostro comune dalle secche del fallimento. I cittadini (e non sono pochi) che si sottraggono in tutto o in parte alla tassazione locale minano la tenuta dell’amministrazione, infliggono un colpo mortale alla città e alla qualità dei servizi pubblici, tradiscono quei cittadini che pagano fino all’ultimo euro ma che – a causa dell’evasione – non ricevono per ciò che pagano e si pongono nella squallida condizione di parassitismo.
L’Ambc ha sempre sostenuto che nel 2017 bisognava partire con il piede giusto: svelare le reali condizioni del bilancio lasciato in eredità dal ‘ventennio sfascista’; farle conoscere ai cittadini per renderli partecipi e consapevoli della grave situazione delle finanze locali; coinvolgere la Procura della Corte dei Conti su alcune operazioni pregresse; avviare un serio riequilibrio del bilancio comunale; approvare un concreto ed efficace piano di riscossione ed un incisivo piano di lotta all’evasione e riorganizzare – anche con qualche rotazione – gli uffici preposti al bilancio; legare le scelte in ordine alla tassazione locale ai principi di uguaglianza e di giustizia sociale (chi ha di più deve pagare di più), avvicinare le decisioni ai cittadini attraverso il metodo della democrazia deliberativa e, soprattutto, il bilancio partecipato. Ma tutto questo non si è voluto (saputo) fare.
Mentre l’Ambc poneva con forza questi obiettivi di cambiamento, loro stavano – prima del voto – già a spartirsi le poltrone, con il solito metodo, le solite facce e le solite incompetenze politico-amministrative, arrivando a sacrificare sul bilancino delle spartizioni addirittura l’assessore al bilancio e quello al welfare. Tutto come prima e come sempre, senza soluzione di continuità. Tuttavia, nonostante uno scellerato abbrivio, che di fatto ha tradito e compromesso definitivamente il progetto di Patto Civico, l’Ambc è restata sempre aperta a qualsiasi iniziativa in grado di migliorare la tassazione locale e l’attuale modello di riscossione, che fa acqua ed evasori da tutte le parti (siamo – per esempio – in trepidante attesa di conoscere cosa stiano facendo Pacifico&Co sui costi efficienti del servizio di gestione dei rifiuti urbani). Senza però esagerare con i pasticci e i casini, come è successo, purtroppo, anche di recente.
L’Anutel, l’Associazione Nazionale Uffici Tributi degli Enti Locali, è stata costituita nel 1994 a supporto dei responsabili degli uffici tributi. L’associazione, alla quale aderiscono comuni e singoli funzionari, nel tempo si è specializzata soprattutto nel fornire ai propri soci attività formativa. Tra i Comuni che aderiscono non sappiamo se c’è Mondragone (non abbiamo trovato alcuna delibera di Giunta in tal senso, ma potrebbe essere una nostra mancanza). Abbiamo trovato, invece, la determina numero 73 del 23-01-2020, avente questo ‘prolisso’ oggetto: Anutel 2020. Con tale determina, che non fa alcun riferimento ad una pregressa adesione del nostro comune a questa associazione (adesione che, al contrario del rinnovo che potrebbe essere fatto – forse – anche con determina, necessita della deliberazione della Giunta, essendo una decisione di competenza di quest’ultima), viene – tutto d’un colpo – decisa l’adesione a questa associazione e impegnati e liquidati i 1.200 euro per la quota associativa 2020 (in modo un po’ ambiguo, nella premessa della determina si usa il verbo rinnovare, nel dispositivo il verbo aderire).
Contemporaneamente, con altra determina, la numero 72 del 23-01-2020 (sì, avete ragione, avrebbero almeno dovuto numerare questa con il numero 73 e l’altra con il 72, ma tanto chi volete che vada a controllare), si procede ad affidare all’Anutel l’attività formativa obbligatoria per la nomina dei ‘funzionari responsabili della riscossione’ ai sensi dell’articolo 1, comma 793 della Legge 160/2019 e si nomina la commissione di esame (tutti di Anutel). Sì, perché a fine corso – che si svolgerà il 12, 13 e 14 febbraio prossimi a Caserta – i partecipanti dovranno essere sottoposti anche ad esame finale. Ma chi parteciperà per il comune di Mondragone? Parteciperà il solo dottor Mario Polverino. E chi ha istruito questi due atti? L’istruttore è ‘Ripartizione Finanze’ (mah!), a capo della quale c’è sempre comunque il dottor Mario Polverino. E chi ha firmato queste due determine? Il responsabile dell’Area, ovvero il dottor Mario Polverino. Non sta a noi valutare tali atti. Dovrebbe farlo la segretaria comunale nonché Rpct, dottoressa Antonella Elia. A noi, di fronte al ‘capostazione di Maiorisi’, resta solo l’amara certezza dello sfascio. inviato da Ambc – Associazione Mondragone Bene Comune