Aversa, il sindaco Golia pensa alle dimissioni? Resista, ma deve azzerare tutto

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Non lo fare sindaco, resisti, resisti, resisti. Nei giorni scorsi più di una persona mi ha riferito che il primo cittadino di Aversa, Alfonso Golia, ha pensato di dimettersi. Lo avrebbe detto a diverse persone, soprattutto a ridosso della protesta degli operatori del mercato ortofrutticolo di viale Europa, chiuso oramai da quattro mesi, ma sempre più spesso il sindaco normanno avrebbe momenti di sconforto. Troppo solo, solissimo il povero Alfonso, con gli assessori che saranno anche onniscienti nei loro settori, ma amministrare è tutt’altra cosa. Ogni volta che c’è da decidere sul serio cosa fare in casi importanti come il mercato ortofrutticolo, il passaggio di cantiere per l’espletamento del servizio di igiene urbana, il riavvio del servizio di strisce blu per la sosta a pagamento e così via, si assiste ad un copione oramai consumato: il sindaco rimane letteralmente da solo.

Non lo fare sindaco. E ti spiego anche perché se me lo consenti. Ho salutato la tua vittoria con piacere non solo perché sei una persona onesta e giovane (due prerogative che ha anche il tuo diretto competitor in occasione del ballottaggio dello scorso giugno Gianluca Golia) ma anche perché la tua vittoria aveva consentito di non far entrare in consiglio comunale vecchi arnesi della politica locale che, benché giovani, hanno dimostrato in anni e anni di permanenza in consiglio comunale, sotto le bandiere più disparate, di non avere affatto a cuore il bene collettivo, il bene di Aversa. Ed è per questo, per non rivedere in consiglio comunale e in giunta certe facce che devi andare avanti e non abbandonare. Andare avanti, però, implica un cambio di rotta che devi attuare al più presto. Innanzitutto, devi fare effettivamente il datore di lavoro dei dirigenti comunali, che io continuo a ritenere, ovviamente il discorso vale per alcuni settori, i primi colpevoli di alcune situazioni che si sono incancrenite. Qualche pugno in più sbattuto sul tavolo non ammazza nessuno, ma può svegliare qualcuno.

Passando alla giunta, poi, facciamo tabula rasa di quella attuale. Non me ne vogliano, non ne conosco bene praticamente nessuno, ma credo che tu debba revocare a tutti loro l’incarico. Una volta fatto questo, nomina un vice sindaco che possa esserti effettivamente d’aiuto. Un vicesindaco tecnico-politico che sia anche rappresentativo della voglia di fare per migliorare effettivamente le condizioni di vita degli aversani. Ce ne sono diversi e credo tu lo sappia. Gli assessori, poi, nominiamoli con un minimo di appeal in più e una presenza maggiore. Non si può fare l’assessore di una città come Aversa utilizzando ologrammi che appaiono e scompaiono, che non danno continuità, che devono dividere questo incarico con altri altrettanto importanti. Gli assessori attuali, proprio perché bravissimi, facciamoli fare i consulenti, se vogliono, ma gli assessori non è cosa per loro. Sindaco, sei ancora in tempo, ammettere che si è sbagliato è da uomo coraggioso. Azzeriamo tutto e voltiamo pagina.

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