Gricignano, “basta mozziconi di sigaretta a terra”: necessaria campagna di sensibilizzazione

di Carlo Achille Caiazzo

Gricignano (Caserta) – Anche nel Comune di Gricignano, come invero nelle maggior parte delle cittadine dell’Agro Aversano, è sotto gli occhi di tutti il grave e sempre più diffuso fenomeno, nel contempo, sia di degrado che inquinamento, dovuto alla presenza di mozziconi di sigarette che vengono gettati e abbondonati dai fumatori a terra per le strade e tutto il territorio urbano; e, ancora di più, molto evidente nelle vicinanze di uffici pubblici, oppure in punti di ritrovo in cui generalmente si incontrano le persone.

L’azione di gettare la “cicca” a terra e pestarla con il piede viene considerata quasi normale dalla maggior parte dei fumatori, compiendo un gesto spesso incontrollato, senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze negative (anche sul piano dell’aspetto delle arterie e spazi cittadini!), che ne possano derivare, trascurando che essa costituisce una fonte di inquinamento ambientale, con il concreto rischio di contribuire a distruggere il nostro ecosistema. E, rispetto all’enorme quantità di mozziconi, che vediamo dispersi dovunque-si calcola, al riguardo, che sono quotidianamente circa 1 miliardo e mezzo nei diversi Paesi del pianeta, sono davvero pochi quei fumatori che si preoccupano di depositarli in appositi cestini o contenitori predisposti; e tanti non si fanno scrupoli a gettarli non solo a terra, bensì persino nei tombini, scarichi, griglie. A volte, poi, da veri “maleducati”, in maniera ancora più irresponsabile, alcuni compiono il gesto incivile di lanciarli in aria dal finestrino della propria auto, e con estrema naturalezza buttare le “cicche” su strade, marciapiedi e luoghi pubblici, come allo stesso modo di svuotare ovunque lo scarto di posaceneri provenienti da veicoli in corsa.

Le “cicche” rappresentano, pertanto, un problema molto serio d’inquinamento, al punto da far parlare di una nuova “emergenza” non solo ambientale, bensì anche sanitaria a livello mondiale, per la massiccia presenza di materie inquinanti presenti nella tipologia di rifiuti. Eppure, fatta eccezione per qualche provvedimento da parte di pochi sindaci e amministrazioni locali, che in alcune realtà si mostrano più sensibili alle negative conseguenze del fenomeno, ad oggi è stato non è stato affrontato, ingiustamente troppo sottovalutato e trascurato. D’altra parte, l’abbandono dei mozziconi costituisce altresì una forma di arroganza e di incuria, se non una vera inciviltà, anche se, a volte, da taluni consumatori di tabacco vengono addotte tante scuse, quasi banali, come “non causare un incendio, oppure semplicemente per non essere disgustati dalla vista o dall’odore nei portacenere”.

Constatato che il consumo di tabacco riveste un ruolo notevole nell’insorgenza di numerose patologie, tra cui una serie di malattie tumorali e respiratorie, con decorso letale, oggi sono fortemente consolidate le testimonianze sulla conoscenza dei gravi danni che le sigarette provocano alla salute, in primis quella dei giovani e adolescenti; tuttavia, i fumatori non sembrano affatto preoccuparsi delle conseguenze dannose, che il fumo può comportare all’ambiente. In particolare, occorre sottolineare che le “cicche” rappresentano un’altra fonte di pericolo sia per la capacità degli alberi di riprodursi e crescere, che per il mare e il territorio di difendersi; invece, i filtri delle sigarette, introdotti verso la metà del Novecento, in risposta al panico dei fumatori di contrarre il cancro ai polmoni, vengono ritenuti erroneamente biodegradabili, come composti di carta o di cotone, purtroppo, non è proprio così, perché essi sono materiali, con effetti altamente cancerogeni, soprattutto se non sono raccolti e regolarmente smaltiti. Infatti, il loro componente principale è costituto dall’acetato di cellulosa, ossia un materiale plastico inquinante, che, a differenza della componente cartacea della parte esterna, che si degrada in pochi mesi, impiega diversi decenni a decomporsi, in quanto i microrganismi responsabili del processo non riescono ad attaccare facilmente le sostanze di cui è composto.

Bisogna poi aggiungere che il pericolo maggiore si scopre allorquando le “cicche” si frantumano in tantissimi pezzetti di microplastiche, che si disgregano nell’acqua ed entrano poi facilmente nella catena alimentare umana, dissolvendosi nell’ambiente, contaminando tutto ciò con cui entrano a contatto, procurando gravi danni alla natura e alla salute dell’uomo. Al riguardo, basti constatare che negli ultimi anni molti tra i prodotti tossici ritrovati in uccelli e pesci sono cagionati proprio dalle sigarette, che a livello quotidiano vengono fumate da un elevato numero di persone. Per tali ragioni, è opportuno che dalle autorità e organi competenti debba finalmente essere posta un’adeguata attenzione verso il problema per attendersi un regolare smaltimento dei mozziconi, i quali, unitamente alla presenza sempre diffusa di deiezioni, escrementi e bisogni di cani, dappertutto nella cittadina, per mancanza di senso civico, rappresentano per tutti una reale “emergenza”. Sebbene, per una scarsa percezione relativa alla gravità della problematica e la leggerezza informativa sulle dannose conseguenze, si finisce per ignorare il fenomeno quale forma di degrado e inquinamento, non agendo né intervenendo; e, da un lato, il più delle volte viene negato dai fumatori, e, dall’altro, fortemente sottovalutato, soprattutto, dalle autorità municipali.

Di fronte a tale complessa situazione, che costituisce davvero una brutta immagine, se non una beffa sul piano paesaggistico, per il forte impatto che ne deriva, deve essere un’attività quanto mai necessaria ridurre la presenza di mozziconi al suolo e riciclarli, con il preciso obiettivo di contrastarne l’abbandono su strade e marciapiedi, attraverso interventi molto forti e specifiche iniziative di sensibilizzazione da parte delle autorità preposte di natura formativa e socio-culturale, al fine di stimolare una consapevolezza maggiore dell’intera collettività verso un inquinante, troppo bistrattato. In collaborazione con le istituzioni scolastiche ed educative, le associazioni ambientaliste, sempre pronte alla collaborazione, è diventata forte l’esigenza di una “lotta sociale”, con modalità molto autorevoli, ai fini di una graduale riduzione dei mozziconi gettati a terra, essenzialmente dal sindaco Santagata, la Giunta e l’Amministrazione comunale di Gricignano, sollecitati a intraprendere azioni sinergiche di impedimento, a partire da apposita campagna informativa di sensibilizzazione per i fumatori, divulgando i tanti guasti legati alla dispersione di tali rifiuti nell’ambiente e coinvolgendo le diverse categorie di utenti.

È proprio dalle azioni che saranno messe in atto dall’Ente comunale, e dai comportamenti di singoli cittadini, che sarà possibile determinare e migliorare la qualità della vita e tutela del territorio; tuttavia, se si intende davvero ridurre in maniera significativa la quantità di “cicche” di sigaretta che vengono lasciate abbandonate, l’obiettivo dovrà essere perseguito con la giusta tenacia e continuità, non risparmiando severe sanzioni amministrative e pecuniarie per i trasgressori, così come dispone la normativa in vigore, valutato che la contrazione di rifiuti potrà significare più rispetto per l’ambiente e tutela della salute, con meno inquinamento, meno degrado, e conseguenti ricadute positive sul piano ambientale, economico e sociale per tutti i cittadini di Gricignano.

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