Carinaro (Caserta) – Nella sala consiliare si è proceduto, stamani, al sorteggio dei 18 scrutatori (più 10 “riserve”) necessari al funzionamento delle 6 sezioni elettorali per il Referendum di domenica 29 marzo. La consultazione, però, è stata rinviata dal Governo a data da destinarsi a causa dell’emergenza coronavirus (leggi qui). Per la cronaca, riportiamo a seguire i nomi dei sorteggiati.
Sezione 1: Di Foggia Angela (01.04.66), Marciano Guido (21.04.90), Vitale Pasquale (20.07.94). Sezione 2: Pennini Antonietta (18.07.88), Sagliocco Orsola Alessia (24.01.90), Ginetti Nicola (08.07.97). Sezione 3: Dentale Maria (10.02.90), Petrarca Luigi (01.11.96), Claudio Moretti (10.04.90). Sezione 4: Menditto Ilenia (06.04.87), Fusco Rosario (25.08.88), Franchetti Marina (21.04.89). Sezione 5: Chiacchio Michela (31.08.85), Torino Paolo (21.03.97), Di Foggia Teresa (09.01.96). Sezione 6: Della Gatta Elena (01.07.87), Capoluongo Simona (20.04.87), Di Luise Angela (06.07.99).
Riserve in caso di impedimento o rinuncia dei titolari: Di Grazia Ester (12.06.86), Di Santo Domenico (17.06.89), Picone Maria (30.03.97), Pomponio Sabrina (25.08.88), Coppola Annunziata (10.08.98), Picone Giuseppe (05.08.89), Capece Maria Rosaria (01.12.90), Martiniello Maria (30.06.89), Coppola Simona (21.08.92), Di Foggia Ginevra (17.01.2000).
“Anche noi abbiamo deciso di scegliere il sorteggio come modalità di selezione degli scrutatori. Ciò ha consentito di effettuare la scelta dei nominativi in maniera equa, concedendo a tutti le stesse opportunità di essere sorteggiati, con un metodo che ha assicurato trasparenza e lontananza dalle logiche clientelari della politica”, fanno sapere dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Affinito.
La consultazione riguarda la riforma che stabilisce la riduzione di un terzo del numero dei parlamentari. Essendo un referendum costituzionale, non ci sarà quorum: se la metà più uno dei votanti sceglierà di abrogare la riforma, il numero dei parlamentari non cambierà. Il taglio del numero dei parlamentari, approvato definitivamente dal Parlamento lo scorso ottobre, prevede di ridurre i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. L’istituto dei senatori a vita è conservato, fissandone a 5 il numero massimo (finora 5 era il numero massimo che ciascun presidente della Repubblica poteva nominare). Ridotti anche gli eletti all’estero: i deputati scendono da 12 a 8, i senatori da 6 a 4.