CASERTA. “Andiamo avanti nell’attività di promozione e valorizzazione di San Leucio che per noi è combinata nel più ampio programma concordato con il ministro per i Beni Culturali Massimo Bray.
Questi luoghi custodiscono una storia di centinaia di anni che è stata costituita innanzitutto da una tradizione imprenditoriale che qui deve trovare la sua vetrina”.Lo ha detto il sindaco Pio Del Gaudio, sottoscrivendo al Reale Belvedere di San Leucio la consegna dei locali al consorzio delle imprese seriche del territorio.
“Ci auguriamo – ha detto l’assessore al Turismo e al Marketing Territoriale, Pasquale Napoletano – che l’entusiasmo di oggi possa tradursi in iniziative concrete per il rilancio occupazionale di una filiera produttiva che ora trova qui l’approdo delle sue istanze finora inevase. E’ questo l’obiettivo dell’Amministrazione nell’ambito del piano di rilancio dell’intera Città”.
Il consigliere comunale delegato, Donato Tenga, ha sottolineato l’impegno dell’intero gruppo consiliare di Caserta Più “senza il quale questa soluzione non avrebbe potuto trovare una definizione positiva” e ha ringraziato il convinto affiancamento assicurato all’iniziativa da enti, istituzioni e associazioni del territorio.
Alla firma della consegna, cui sono intervenuti anche i consiglieri comunali di Caserta Più, Francesco Santonastaso e Pasquale Antonucci e il dirigente coordinatore Giammaria Piscitelli, erano presenti per il consorzio Carlo Cicala e Gustavo De Negri.
Il primo, anche past presidente di Confindustria Caserta, ha rimarcato la necessità di preservare e consolidare “la memoria del Palazzo, che qui si tramanda attraverso la presenza di 11 telai unici al mondo, la cui maggiore funzionalità va indirizzata ad un Museo attivo e più utile alle esigenze del turismo”. Il secondo ha illustrato l’attuale struttura consortile “aperta ad ogni possibile ingresso e contributo di chiunque e a qualsiasi titolo faccia impresa nel settore serico”.
Ringraziamenti al Comune sono venuti dal presidente della Camera di Commercio, Tommaso De Simone “per la valorizzazione di una filiera produttiva che ha radici in 300 anni di storia. Ad essa il mondo delle imprese garantisce la capacità di fare rete e puntare al marchio unico. Oggi affermiamo anche la rete delle istituzioni che con convinzione camminano sulla stessa strada”.
Propositi ed intenti affermati anche dal presidente di Confindustria Caserta, Luciano Morelli: “Le imprese seriche di Caserta non devono essere contate per la loro quantità numerica ma per il peso a loro conferito dalla storia. Questa è un’ulteriore testimonianza di un tessuto imprenditoriale e produttivo che ha le sue eccellenze e ne vuole garantire lo sviluppo nonostante le difficoltà dell’attuale crisi”.