Gricignano (Caserta) – “I nostri quattro concittadini contagiati dal coronavirus stanno bene e attendono il tampone di riscontro. Speriamo che superino velocemente questo momento particolare”. Lo afferma il sindaco Vincenzo Santagata, il quale fa anche un bilancio della situazione a Gricignano: “Finora sono stati effettuati 19 tamponi, di cui 4 sono risultati positivi e altri 5 negativi. Restiamo in attesa dell’esito dei restanti 10 test”. Tuttavia, dai colloqui intercorsi con i medici di base del territorio che hanno segnalato altri casi sospetti, Santagata fa sapere che probabilmente saranno effettuati presto altri tamponi.
Rinnovando l’invito ai cittadini a rispettare le disposizioni impartite dal Governo centrale e dalle autorità locali, quindi restare a casa e limitare al massimo gli spostamenti solo nei casi consentiti, il primo cittadino chiarisce anche la vicenda della distribuzione sul territorio di mascherine realizzate artigianalmente da alcune sarte. Sulla questione è stata infatti sollevata una polemica dall’opposizione consiliare. “Sono mascherine sterilizzate a 140 gradi con prodotti idonei realizzate nelle sale operatorie”, sottolinea Santagata, respingendo le accuse di chi, a suo avviso, vuole fare “demagogia”.
Ad ogni modo, Santagata ribadisce che le mascherine non autorizzano ad uscire di casa e non azzerano il rischio di contagio, quindi l’unico modo certo per non essere infettati è quello di restare a casa e se si è costretti ad uscire nei casi consentiti bisogna comunque rispettare la distanza di un metro da altre persone. E lancia un appello ai detrattori: “Se proprio volete offrire il vostro contributo allora venite al Comune, dove noi siamo presenti tutti i giorni, e venite ad aiutarci, mettendo da parte le questioni politiche.
Altro punto affrontato dal sindaco è quello del nucleo di Protezione Civile, finora non istituito a Gricignano ma predisposto dalla precedente amministrazione comunale. “Nel 2014-2015 il Comune si dotò di un piano di Protezione Civile che però non riguarda un’emergenza sanitaria bensì situazioni di emergenza legate a terremoti e altri eventi naturali. All’epoca furono spesi 30mila euro, utilizzati anche per acquisto suppellettili, alcune trovare al Comune, altre no, e pertanto provvederemo a fare denuncia”. Per questo, al momento, “abbiamo chiesto a delle persone – spiega Santagata – di operare come volontari, in forza alla cooperativa Eco, convenzionata col Comune, per assistere i soggetti anziani e più fragili. Siamo stati tacciati di utilizzare queste persone senza alcuna autorizzazione né dotazione. E’ falso. Sono state munite di guanti, mascherine e cartelline di riconoscimento”. IN ALTO IL VIDEO