Aversa (Caserta) – Accesso al Parco Pozzi e alla fattoria sociale Fuori di Zucca per autistici o con difficoltà intellettive anche in tempo di divieti per pericolo coronavirus. Aversa vara una direttiva in tal senso coinvolgendo i volontari e, ovviamente, previo appuntamento, con numero massimo di 5 persone. Il sindaco Alfonso Golia lo aveva promesso ad una mamma nel corso di una diretta Instagram e ha mantenuto la parola data.
Il primo cittadino ha, infatti, dichiarato: «È un provvedimento a cui tengo molto e su cui, insieme all’assessore Ciro Tarantino, abbiamo lavorato sodo e che abbiamo condiviso con la Fish, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap. Diamo attenzione alle famiglie e ai ragazzi autistici, alcuni dei quali hanno bisogno di passare del tempo negli spazi aperti. In queste settimane ho ricevuto tanti messaggi da parte di genitori in difficoltà a causa della chiusura dei centri dedicati e lo stop alle attività di riabilitazione o socializzazione e sono contento di aver mantenuto questo impegno». «Sia chiaro a tutti, però, – avverte Golia – che non stiamo riaprendo il Parco Pozzi, che resta chiuso al pubblico perché non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia rispetto alla diffusione del Coronavirus. Le famiglie per entrare al parco dovranno dimostrare lo stato di necessità e l’accesso avverrà in tutta sicurezza grazie alla presenza dei volontari».
E’ stato disposto, infatti, che gli accessi siano autorizzati previo appuntamento da concordare con la struttura operativa comunale per le fragilità sociali coordinata dagli operatori della Croce Rossa, a mezzo mail (garantepcd@aversa.org) o contattando il numero telefonico 0815049151. Sull’iniziativa da registrare la dichiarazione di Pasquale Fiorenzano, consigliere comunale, tra i volontari più attivi: «In questa fase delicata stiamo provando a non lasciare indietro e da soli nessuno. Stiamo cercando di disegnare provvedimenti che possano dare un aiuto concreto ai nostri concittadini. In questa direzione va la misura presa per i bambini autistici, bambini che noi definiamo speciali. Per loro la pausa forzata dalle attività rappresenta il pericolo di una retrocessione dei loro sviluppi. L’interruzione scolastica in molti casi rappresenta un momento sociale e motorio indispensabile». «Questi bambini speciali – ha continuato Fiorenzano – potranno da lunedì recuperare una piccola parte delle loro abitudini. Nel frattempo stiamo lavorando anche alla preparazione dei percorsi didattici telematici per accompagnarli in questa delicatissima fase della loro vita».
«È certamente un’iniziativa lodevole quella del Comune di Aversa che, dietro mio suggerimento – ha dichiarato Luciano Gentile, componente Osservatorio Nazionale Handicap – ha aderito ad una necessità non solo dei ragazzi, ma particolarmente dei famigliari che sono stati invitati laddove sia possibile, a lasciare i propri ragazzi nelle mani non solo di volontari ma anche di personale esperto. Un esempio concreto anche per altri comuni». Inoltre, la giunta comunale, come ricordato da Fiorenzano, ha predisposto l’attivazione di laboratori telematici dedicati a favorire lo sviluppo delle competenze, il raggiungimento delle autonomie personali e dello sviluppo delle potenzialità, nell’ottica del miglioramento della qualità di vita, svolti da volontari qualificati».