Terra dei Fuochi, SpC al corteo del 9 novembre

di Redazione

 CASERTA. La salute viene prima di tutto e di tutti gli schieramenti politici e partitici.

La Campania ha già dato troppo in termini di inquinamento ambientale e troppi morti alla causa del business e della speculazione da parte di chi ha sversato tonnellate di rifiuti tossici e nocivi per anni in questa terra, senza alcun controllo e con la complicità o quantomeno nel silenzio di politici ed istituzioni.

Questa marcia deve saper dire ad alta voce che non vogliamo, né dobbiamo, dimenticare le responsabilità di chi ci ha governato per decenni senza contrastare gli abbandoni illeciti di rifiuti pericolosi. Non possiamo far finta di non sapere che ancora oggi continuano gli sversamenti, ed i conseguenti roghi, che avvelenano le nostre terre con gravi effetti sui prodotti agricoli che mangiamo tutti i giorni.

Non possiamo pensare che bastino cortei, pur testimonianza della rinnovata presa di coscienza della collettività, per risolvere da un giorno all’altro i problemi enormi accumulati negli anni: è ora che si facciano passi concreti ed è ora che si volti pagina su questa piaga che ha distrutto una intera comunità. Basta con l’omertà ed il silenzio delle istituzioni. Le manifestazioni devono far risvegliare il senso di appartenenza delle popolazioni e devono essere in grado di dare risposte concrete al problema dei roghi, e più in generale a quelli relativi alla tutela dell’ambiente ed al territorio.

Non bastano gli spiccioli che ora finanzia la Regione Campania in risposta alla mobilitazione popolare. Vogliamo che questa marcia, come le altre che l’hanno preceduta e le altre che seguiranno, siano di monito affinché si faccia piena luce sulle responsabilità che hanno portato al dramma di oggi.

E proprio per iniziare dal basso e per dare un senso a questa ed alle altre iniziative, vogliamo partire da Caserta per iniziare un percorso virtuoso che serva a raggiungere risultati concreti, che partendo dal problema dei roghi tossici si estenda all’intera politica ambientale e di sviluppo sostenibile della città e del territorio. Per questo chiediamo: stop alle emissioni inquinanti delle industrie insalubri, soprattutto nelle aree a maggior rischio e a maggior densita’ abitativa in Campania: stop alle industrie insalubri a Lo Uttaro.

Stop alla costruzione di nuovi inceneritori che avvelenano le aree e i terreni circostanti ma che non risolvono i problemi dei rifiuti – stop all’inceneritore di Giugliano; stop al permesso di ingresso nella regione Campania di rifiuti tossici nocivi e pericolosi, anche se diretti in altre zone d’Italia; avvio di buone pratiche per la riduzione dei rifiuti, per politiche di “rifiuti zero” e di riciclo totale della materia; chiusura del centro urbano alla circolazione veicolare per abbattere le emissioni inquinanti; incentivi per la mobilita’ sostenibile con la creazione di percorsi urbani/extraurbani pedonali e ciclabili e con un servizio di trasporto pubblico locale realmente efficiente; politiche di consumo zero del territorio in modo da salvaguardare i terreni agricoli e le aree a verde gia’ esistenti al fine di favorire l’incremento del rapporto verde/abitanti; Macrico area verde disponibile alla cittadinanza, attraverso l’adozione di tutti gli atti amministrativi ed urbanistici necessari.

Per offrire il nostro concreto supporto a questa marcia e ad ogni futura mobilitazione sul tema, diamo appuntamento a tutti la mattina del 9 novembre in piazza Vanvitelli, dove sarà possibile sottoscrivere la petizione sulla “Strategia Rifiuti Zero”, da sottoporre al Sindaco ed al Consiglio Comunale di Caserta.

Speranza per Caserta

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