“Il 25 aprile fu l’atto di arrivo di una lunga, dolorosa e sanguinosa campagna d’Italia ma che produsse le fondamenta della Costrizione, della Repubblica e della nostra vita democratica. Un modo per richiamarsi a nuovi valori condivisi, ad una nuova idea del nostro essere collettivo”. Lo sostiene il professor Gianni Cerchia, insegnante di Storia Contemporanea all’Università del Molise.
“Quindi è incomprensibile – continua Cerchia – la polemica sollevata da chi ritiene che il 25 aprile è una data che rappresenta una lacerazione. Grandi eventi storici, come la presa della Bastiglia, hanno avuto vincitori e vinti. Il problema è se i vincitori sono capaci di organizzare i nostri termini collettivi. I valori della Rivoluzione Francese sono i valori di tutti i francesi, così come il 25 aprile rappresenta i valori di tutti gli italiani, trascritti in norme dentro la nostra Carta Costituzionale. Chi non la pensa così si rassegni”. IN ALTO IL VIDEO