CASERTA. “La politica ha un grossissimo peso nella gestione delle nomine e in alcuni casi anche degli appalti nella provincia di Caserta”.
Lo ha affermato, in un interrogatorio reso ai pm di Napoli, Giuseppe Gasparin, ex sindaco di Caserta ed ex dirigente dell’Asl Ce1, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità negli appalti per la pulizia degli ospedali, in cui è coinvolto anche il consigliere regionale del Pdl Angelo Polverino.
Nel corso di un’interrogatorio investigativo reso il 15 novembre scorso al procuratore aggiunto Francesco Greco e al sostituto Giovanni Conzo, titolare del fascicolo assieme ai colleghi Luigi Landolfi e Anna Maria Lucchetta, Gasparin ha fornito una serie di indicazioni sui meccanismi per aggiudicare gli appalti e sui rapporti tra l’imprenditore marcianisano Angelo Grillo, ritenuto legato al clan camorristico Belforte di Marcianise, e i vertici della sanità casertana.
Più di una volta, nel verbale che contiene numerosi omissis, Gasparin fa riferimento a Francesco Bottino, l’ex direttore generale dell’Asl Ce1 successivamente passato all’ospedale di Caserta. “Mi viene chiesto se Bottino abbia percepito denaro da parte di Grillo. – dichiara Gasparin – Faccio presente che lo stesso Grillo mi disse che lui e Bottino erano un’unica cosa e che era inutile che cercavo di resistere altrimenti mi avrebbero eliminato, nel senso che mi avrebbero spostato dal provveditorato”. Sempre a detta di Gasparin, Bottino avrebbe seguito procedure “anomale” per far aggiudicare appalti a ditte riconducibili a Grillo.