Cesa, faida tra clan: 3 condanne per gli omicidi Caterino e Ferriero

di Redazione

Cesa (Caserta) – Tre condanne in primo grado per l’omicidio nel processo con rito abbreviato per i due omicidi di Michele Caterino, compiuto il 20 maggio 2006, e di Cesario Ferriero (nella foto), il 25 dicembre 2017, nell’ambito della sanguinosa faida tra i clan Caterino e Mazzarra che insanguinò la piccola comunità di Cesa nella seconda metà degli anni 2000.

Condanna all’ergastolo per Giovanni Mazzara, 62 anni, già detenuto a Siracusa e a 30 anni per Nicola Mazzara, 65, già detenuto a Terni. 14 anni per Tammaro Scarano, collaboratore di giustizia che si era autoaccusato, tirando in ballo gli altri imputati. Assolto Alberto Verde, 47 anni, cesano, arrestato lo scorso anno dai carabinieri di Aversa, per il quale la Procura antimafia aveva chiesto l’ergastolo. Giovanni Mazzara e Verde erano accusati dell’omicidio Caterino, mentre Nicola Mazzara di quello di Ferriero. Alla famiglia di quest’ultimo, costituitasi parte civile, è stato riconosciuto il risarcimento.

L’omicidio Ferriero – Cesario Ferriero aveva 26 anni. Fu ucciso durante la tarda serata di Natale, tra il 25 e il 26 dicembre, in un agguato nei pressi del ponte che collega la cittadina aversana con Sant’Antimo, nella località cosiddetta “For ‘a croc”. Erano circa le 23.30, Ferriero stava transitando per via Fratelli Cervi, traversa di via Matteotti, a bordo della sua Bmw X5. Il giovane fu avvicinato da un commando di almeno quattro persone, a bordo di una moto e di un’auto, che gli esplose contro una scarica di colpi di pistola e di fucile a pallettoni (continua a leggere QUI).

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