Campania – “Se spegni il telefono, non sei più connesso. La dispersione scolastica, che già era tanta, in questa situazione di emergenza è aumentata moltissimo”. A denunciarlo è Francesca Crispino, docente di filosofia e scienze umane in una scuola di Scampia, che stamattina era in piazza del Plebiscito a Napoli in occasione della sciopero generale proclamato dai sindacati in tutta Italia durante l’ultimo giorno di lezioni. La didattica online “era una novità per tutti noi docenti, ma anche per i ragazzi. È stato difficile – racconta la professoressa, in piazza a manifestare dietro una bandiera della Cisl Scuola Campania – fargli capire l’importanza di andare avanti con le lezioni: la loro percezione era che sarebbero stati promossi lo stesso”.
La principale difficoltà e’ stata comunque quella di recepire i mezzi per la connessione. “La scuola – spiega la docente – ha messo a disposizione la strumentazione perché molti non avevo un pc, un tablet o una connessione adeguata. Ci siamo limitati a fare il possibile per tamponare la situazione, ma non e’ stato un successo. Tutto si e’ complicato, poi, con la notizia della maturità in presenza”.
Gli studenti, infatti, “non hanno idea di come affrontare l’esame. Da un punto di vista didattico, perché non hanno idea di come possa funzionare una interrogazione interdisciplinare come quella richiesta, ma anche sul piano della salute. Le famiglie hanno dubbi rispetto a come andare in classe. Le norme sono poche chiare: si dovrà misurare la febbre o no? Le mascherine? I ragazzi e le famiglie hanno paura, sono totalmente disorientati”. IN ALTO IL VIDEO