Acqua, il consiglio provinciale: “Istituire Ato unico nel Casertano”

di Redazione

 Caserta. Il Consiglio Provinciale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno volto a favorire l’istituzione di un Ato (Ambito territoriale ottimale) unico per tutta la provincia di Caserta, evitando lo scorporo di territori di Comuni casertani e rivendicando così autonomia nella gestione pubblica del ciclo integrato delle acque.

Alla seduta di oggi pomeriggio erano presenti anche i consiglieri regionali Enrico Fabozzi, Nicola Caputo, Eduardo Giordano, i sindaci di Piedimonte Matese (Vincenzo Cappello), Casagiove (Elpidio Russo), Recale (Patrizia Vestini), Carinaro (Mario Masi), Macerata Campania (Luigi Munno), San Nicola La Strada (Pasquale Delli Paoli), e il presidente del Citl (Consorzio idrico terra di lavoro), Pasquale De Biasio.

“Questo argomento – ha spiegato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi – assume grande importanza per l’intero territorio casertano. Già in passato abbiamo mostrato una forte attenzione in materia di ciclo integrato delle acque e oggi ritorniamo in Consiglio per sensibilizzare nuovamente tutti su questo tema così delicato. L’attuale proposta di legge avanzata dalla Giunta Regionale comporterebbe uno scorporo dell’Ato5 in due parti, con i Comuni della provincia di Caserta divisi tra la provincia di Napoli e le due interne (Benevento e Avellino). Siamo di fronte all’ennesimo tentativo operato dalla Regione, così come già fatto nel recente passato in altri settori, di mortificare la provincia di Caserta. Non possiamo consentire che la Regione continui a manifestare disattenzione nei confronti di Terra di Lavoro. Questa è una battaglia – ha concluso Zinzi – in difesa del nostro territorio, da condurre senza distinzioni tra partiti”.

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