SANTARPINO. Le mura di SantArpino fanno bella mostra di un nobile manifesto del Psi (ne abbiamo ben tre di queste sigle, ma non conosciamo dove sono le sezioni e chi ne sono i responsabili) …
… con il quale si conferma(la notizia era già apparsa su Pupia e in un volantino) il sostegno di questo partito all’amministrazione di Eugenio Di Santo, al quale si riconoscono doti di grande, equilibrato, saggio e democratico amministratore. Lo afferma Ernesto Capasso, consigliere comunale ed ex capogruppo di Alleanza Democratica. In particolare spiega Capasso se ne esaltano le qualità di dialogo e di partecipazione che il Di Santo avrebbe messo in campo in questo quinquennio, coinvolgendo nelle poche cosa fatte i Partiti, le organizzazioni associative, i circoli territoriali.
Ad onore del vero continua Capasso io, che pure ho fatto parte e per un periodo non breve della maggioranza che sosteneva Eugenio Di Santo, ho difficoltà,e credo di aver buona memoria, a ricordare di una riunione, di un incontro, di una qualche iniziativa presa dall’amministrazione Di Santo, dallo stesso sindaco o da qualche assessore, per discutere di un solo problema a cui abbia preso parte il Psi o qualsiasi altro Partito, Associazioni, Enti o circoli territoriali. A meno che tali incontri il sindaco non li abbia fatti in privato. Come pure neanche ricordo una sola iniziativa assunta dalla dirigenza dell’Udc, di cui il sindaco Di Santo è padre-padrone, per tenere confronti e avviare dialoghi con gli altri partiti o gruppi, nemmeno di quelli facenti parte della stessa maggioranza. Cosa chepiù volte ho denunciato in passato e che segretario e direttivo dell’Udc mai hanno smentito. Ed è veramente paradossale che il mio abbandono della ex maggioranza di Alleanza Democratica è stato fortemente determinato per l’assenza di democrazia, confronto, partecipazione che ha caratterizzato, anzi n’è stata la cifra comportamentale che l’ha distinta, la Giunta Di Santo.
Per l’amor di Dio conclude Capasso nessuno si scandalizza per le scelte che si fanno, ma ci si scandalizza che siano motivate con ragioni inesistenti e che fanno perdere di credibilità la stessa scelta di schierarsi con chi la partecipazione e la democrazia se l’è messa sotto i piedi in tutti questi anni. L’assenza di democrazia, di verità, di lealtà sono la vera causa dell’allontanamento della gente dai partiti e dalla politica. Abbiamo bisogno di un bagno di umiltà e verità, non di menzogne e sudditanza. Abbiamo bisogno di confronto e di partecipazione veri con la gente sulle scelte che riguardano il nostro territorio e la carne viva della gente.